Il governo nazionale insiste sui termovalorizzatori in Sicilia, scavalcando la Regione che è inerte, assediata dall’emergenza infinita, e dal fallimento delle politiche di gestione dei rifiuti. Peraltro, nell’Isola è ancora in vigore il Piano dei rifiuti approvato dal governo di Raffaele Lombardo, che non prevede l’insediamento dei termovalorizzatori. E invece adesso il Consiglio dei Ministri è pronto ad autorizzare un colosso imprenditoriale, l’A2a, che intende riconvertire la centrale elettrica di San Filippo del Mela, in provincia di Messina. Il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, ha reso parere favorevole, e firmerà la Vas, la valutazione di impatto ambientale, non appena renderà il proprio parere, non vincolante, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina. L’impresa “A2a” garantisce un impianto a impatto ambientale zero, sicuro ed efficiente. Legambiente non crede, diffida e protesta. Il presidente regionale degli ambientalisti del “cigno verde”, Gianfranco Zanna, afferma: “Abbiamo avviato un confronto con il governo regionale su come affrontare l’emergenza rifiuti e quali metodi usare per la loro virtuosa e moderna gestione. Abbiamo trovato un presidente della Regione che vuole ascoltare, capire e farsi un’opinione sull’argomento, scevro da posizioni preconcette e di parte. Questa ci sembra già una novità. Il presidente Musumeci ci ha detto che vuole trovare delle soluzioni condivise, che, partendo dalla gravità della situazione, facciano tesoro delle esperienze fatte da altre regioni, come la Campania o la Sardegna, che fino a cinque anni fa erano nelle nostre stesse condizioni, con i rifiuti per strada e le discariche piene. Musumeci dica al ministro Galletti il suo secco no all’inceneritore”. Nel frattempo, il presidente della Regione è volato a Roma, ha incontrato il ministro Galletti e ha ottenuto l’ok alla proroga dell’emergenza, e quindi dei suoi poteri speciali, oltre il termine del 15 dicembre inizialmente stabilito. Musumeci, accompagnato nella trasferta dall’assessore Vincenzo Figuccia, ha così scongiurato l’emergenza rifiuti durante le festività natalizie, e, in cambio di una proroga che sarà per altri 3 o 4 mesi, si è impegnato a varare misure per aumentare i livelli di raccolta differenziata e ridurre la quantità di rifiuti da smaltire nelle discariche. Inoltre, entro gli stessi 3 o 4 mesi dovrà essere approvato il nuovo Piano regionale dei rifiuti.