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Ars, alla ricerca del tetto perduto

Sul tetto massimo degli stipendi dei dirigenti e dipendenti dell’Assemblea sarà intavolata una trattativa con i sindacati. E al tavolo della concertazione sarà deciso se prorogare il tetto, costruito nel 2014 e da demolire il prossimo 31 dicembre perché in scadenza, o se in altro modo limitare gli stipendi. Il presidente di Sala d’Ercole, Gianfranco Miccichè, ha riunito il Consiglio di Presidenza che all’unanimità ha incaricato il deputato questore, Giorgio Assenza, di “Diventerà Bellissima”, di trattare con i sindacati, “perché – come sottolinea lo stesso ufficio di presidenza – non sono possibili interventi non concertati con i sindacati. Il tempo a disposizione di Assenza è di 60 giorni, due mesi, gennaio e febbraio. Pertanto, tra gennaio e febbraio, i signori dipendenti e dirigenti dell’Assemblea Regionale incasseranno anche il doppio dello stipendio, così come concesso dalle tabelle precedenti al 2014, all’epoca del permanente assalto alla diligenza della cassa della Regione, che ha ridotto la Sicilia nello stato in cui adesso versa. Ad esempio, uno stenografo incassa 200mila euro all’anno! Punto esclamativo e pausa di imprecazione… E prima che si procedesse come si è inteso procedere, è stato il presidente della Regione, Nello Musumeci, ad intervenire nel merito dell’argomento “tetto”. E le sue parole sono state: “In questa fase dobbiamo avere grande responsabilità. Quelli dell’Ars sono stipendi già dignitosi: non devono essere aumentati. Questo è il pensiero di tutta la giunta. Poi ognuno si assumerà le sue responsabilità”. E Gianfranco Miccichè condivide e replica: “La nostra volontà è quella di andare verso il ripristino del tetto che c’è stato in questi anni. Abbiamo dato questo mandato al questore, l’onorevole Giorgio Assenza. Quando quel tetto fu inserito lo si fece sulla scorta di una legge, che oggi non c’è. E la Corte Costituzionale ha ritenuto che più di tre anni questa misura non potesse durare. Questa è la situazione con cui dobbiamo confrontarci. La gente deve chiedersi perché Piero Grasso non ha fatto una cosa simile al Senato? Perché non può. Bisogna riaprire una trattativa sindacale, vediamo se verrà accettata. Quello che è stato in vigore in questi anni non era un taglio degli stipendi ma un contributo di solidarietà. Se si può, si deve intervenire, perché sì, sono stipendi enormi. Possiamo farlo di certo per i nuovi assunti. Ma se io taglio indiscriminatamente adesso, mi fanno ricorso e lo vincono. Io ricordo che per i parlamentari il taglio si è fatto. Quando ho fatto il presidente dell’Ars dieci anni fa io guadagnavo il doppio. I tagli qui sono stati fatti, al Senato no”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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