Un romeno ucciso a sprangate a Naro: poco dopo il delitto i Carabinieri arrestano altri tre romeni, presunti responsabili dell’omicidio.
Domenica 8 luglio 2018. A Naro. Alle ore 7 del mattino. Telefonata al 112. Ai Carabinieri è segnalata una violenta lite nel centro cittadino. I militari della stazione di Naro e della Compagnia di Licata sono sul posto: bastoni e armi da taglio. Sangue ovunque. E un ferito: Constantin Pinau, 37 anni, originario della Romania, agricoltore, con una grave ferita alla testa, provocata da un violento colpo che gli è stato inferto con un corpo contundente. Il romeno muore poco dopo il ricovero all’ospedale di Canicattì. I Carabinieri ascoltano familiari e amici. Il sospetto si alimenta verso un altro romeno, anche lui domiciliato a Naro, e che spesso ha litigato con Pinau. Ricerche e posti di blocco. Il sospettato è intercettato nei pressi dell’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta, in compagnia del figlio. Lui, Vasile Lupascu, 44 anni, bracciante agricolo, è condotto in caserma insieme al figlio di 18 anni. Sui vestiti dei due vi sono tracce di sangue. E sulla loro automobile è scoperta e sequestrata una grossa spranga ancora intrisa di sangue. Poco meno di tre ore dopo l’efferato delitto, i Carabinieri arrestano Vasile Lupascu, il figlio e la moglie di 38 anni, per omicidio volontario in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre si sono appostati a ridosso dell’abitazione di Constantin Pinau, lo hanno aggredito e hanno ferito anche la moglie della vittima. I tre romeni sono reclusi nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento. Forse il movente è legato a rancori tra le due famiglie risalenti nel tempo.