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Ad Agrigento una “Unità di crisi” per il caso del cimitero di Piano Gatta

Ad Agrigento è ancora irrisolto il contenzioso tra il Comune di Agrigento e il concessionario del servizio di gestione del cimitero di Piano Gatta. Il perdurare di tale contenzioso provoca l’impossibilità di rendere fruibili nuovi loculi e, attualmente, sono una trentina le bare ospiti di un deposito provvisorio in attesa della sepoltura. Alcuni cittadini indignati di quanto accade hanno raccolto quasi 400 firme e le hanno consegnate al prefetto di Agrigento affinchè intervenga a soluzione. Da una parte il Comune sostiene che il concessionario non abbia più i requisiti sui quali si fonda il contratto di gestione. Dall’altra parte il concessionario replica di essere a lavoro da 14 anni con il possesso di tutti i requisiti necessari, altrimenti non sarebbe a lavoro da 14 anni. Lo scorso giugno il Tar ha accolto il ricorso del concessionario, Salvatore D’Anna, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, ed ha disposto l’annullamento del diniego che il Comune di Agrigento ha opposto all’acquisizione da parte della Global Service del ramo d’azienda della Europa Costruzioni, titolare del contratto di gestione. Nel frattempo la presidente del Consiglio comunale di Agrigento, Daniela Catalano, a seguito di un incontro in Ufficio di Presidenza in presenza del sindaco Firetto, gli assessori Amato e Riolo, diversi consiglieri e tecnici comunali, annuncia che si è deciso di istituire una Unità di crisi che nei prossimi giorni valuterà le misure da porre in essere per la soluzione della triste ed incresciosa vicenda che oggi priva del diritto ad una degna sepoltura numerosi concittadini.

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