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In manette la nuova Cupola

Settimo Mineo

Secondo i Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, capitanati dal colonnello Antonio Di Stasio, e la Procura antimafia di Palermo, lo scorso 29 maggio, a Palermo o in provincia, si sarebbe riunita la Cupola, ovvero la commissione provinciale di Cosa Nostra. E ciò non è più accaduto dal 1993, da quando è stato arrestato Totò Riina, adesso defunto. A presiedere la commissione sarebbe stato il più anziano dei capimafia in libertà, Settimo Mineo, 80 anni, arrestato oggi insieme ad altri 45 indagati che sarebbero parte di quattro mandamenti mafiosi. In particolare Settimo Mineo è il capo a Pagliarelli, Gregorio Di Giovanni a Porta Nuova, Francesco Colletti a Bagheria-Villabate, e Filippo Bisconti a Misilmeri-Belmonte Mezzagno. La riunione della commissione provinciale di Cosa Nostra è stata scoperta perché i Carabinieri hanno registrato una conversazione in automobile tra Francesco Colletti e il suo autista, poche ore dopo il vertice mafioso. Poi, nel corso delle indagini, sono emersi altri riscontri utili per ricostruire la mappa del potere di Cosa Nostra in Sicilia dopo la morte di Totò Riina. Settimo Mineo, ufficialmente gioielliere con negozio in corso Tukory a Palermo, fu arrestato per la prima volta dal giudice Giovanni Falcone nel 1984, e lui all’interrogatorio rispose: “Non so di che parla, cado dalle nuvole”.

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