HomeCronacaDepistaggio Via D'Amelio, la relazione dell'Antimafia (video)

Depistaggio Via D’Amelio, la relazione dell’Antimafia (video)

A termine delle audizioni, la Commissione regionale antimafia pubblica una relazione sul depistaggio delle indagini dopo la strage di via D’Amelio. I dettagli.


La Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, ha concluso le audizioni nel merito del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, e ha scritto nero su bianco una relazione, adesso, per conoscenza, sul tavolo delle Procure di Caltanissetta e di Messina. E lo stesso Claudio Fava sintetizza così quanto emerso: “Ciò che veramente inquieta non è tanto la riconosciuta falsità delle dichiarazioni di Scarantino sul piano processuale, bensì l’apparizione del personaggio Scarantino in quanto tale. La sua improvvisa e immediata irruzione nello scenario processuale probabilmente doveva servire, con le sue propalazioni, ad escludere ogni possibile sospetto che mandanti della strage potessero essere anche soggetti estranei all’associazione mafiosa”. E poi, tra le 76 pagine della relazione, si legge: “Lasciando al processo di Caltanissetta il compito di dirci se vi furono – e a carico di chi – responsabilità penali, si può ragionevolmente concludere che la regia del depistaggio comincia ben prima che l’autobomba esploda in via D’Amelio. Questo induce a pensare che ‘menti raffinatissime’ – volendo mutuare un’espressione di Giovanni Falcone -si affiancarono alla manovalanza di Cosa Nostra sia nell’organizzazione della strage, sia contribuendo al successivo depistaggio”. Dunque, in termini più semplici, in via D’Amelio vi è una mano esterna alla mafia sia per uccidere Borsellino sia per deviare l’inchiesta che doveva trovarne gli assassini. E il falso pentito Scarantino serviva per allontanare i sospetti sui soggetti estranei alla mafia. Infatti, ancora nella relazione si legge: “In tal modo venivano appagate le ansie e le aspettative di verità della pubblica opinione per la pronta scoperta di mandanti ed esecutori, tutti mafiosi, ed al tempo stesso si esorcizzava l’incubo di indicibili partecipazioni diverse ed occulte”. Poi la Commissione regionale antimafia punta il dito contro i servizi segreti del Sisde a cui furono affidate le indagini, e nella relazione scrive: “È certo il ruolo che il Sisde ebbe nell’immediata manomissione del luogo dell’esplosione e nell’altrettanto immediata incursione nelle indagini della Procura di Caltanissetta, preparando le prime note investigative che contribuiranno a orientare le ricerche della verità in una direzione sbagliata. E tale depistaggio era in un certo senso garantito dal contributo di reticenza che offrirono non pochi soggetti tra i ranghi della magistratura, delle forze di polizia e delle istituzioni nelle loro funzioni apicali. E ciò ben oltre i nomi noti dei tre poliziotti imputati nel processo in corso a Caltanissetta, e dei due domini dell’indagine (oggi defunti), e cioè il procuratore capo Tinebra e il capo del gruppo d’indagine Falcone-Borsellino, Arnaldo La Barbera”. Poi, in conclusione: “Se qualcuno avesse scelto di non tacere in tempi antichi, probabilmente noi saremmo stati in grado di intuire che eravamo di fronte al depistaggio ancora prima del 2008. Abbiamo assistito a forzature procedurali molte delle quali hanno favorito il depistaggio. Se qualcuno avesse deciso di parlare in questi anni, saremmo riusciti a scoprire il depistaggio ben prima del 2008, quando ha parlato il collaboratore Spatuzza. Resta un vuoto di verità su chi ebbe la regia complessiva della strage e del suo successivo depistaggio. E quale sia stato, nel comportamento di molti, il labilissimo confine fra colpa e dolo, svogliatezza e intenzione, distrazione e complicità”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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