Agrigento penalizzata sul turismo (video)

Secondo quanto emerso da un’analisi di ConfCommercio – FederAlberghi Agrigento, la percentuale delle camere in strutture ricettive vendute per la notte più attesa dell’estate, il 14 agosto, sui siti di maggiore vendita on-line, si attesta oggi al 78%, molto distante dalle medie delle più importanti destinazioni concorrenti siciliane. Siracusa oggi ha il 93% delle camere vendute, Trapani il 93%, San Vito Lo Capo, Cefalù e Taormina rispettivamente 99, 93 e 92% di posti letto venduti. Il saldo risulta negativo anche in rapporto con altre mete della provincia agrigentina: infatti Sciacca è al 95%, Menfi al 98%, e poi Licata 95% e Realmonte 93%. Il presidente di ConfCommercio – FederAlberghi Agrigento, Francesco Picarella, commenta: “Riteniamo sia giunto il momento di ragionare tutti insieme su come far decollare la città di Agrigento in termini turistici, aumentando sia la qualità sia la quantità dell’offerta cittadina. La Valle dei Templi e la sua organizzazione rappresentano il fiore all’occhiello, ma la città non riesce a scrollarsi di dosso le difficoltà di una strategia turistica lontana da essere organizzata e produttiva. Nonostante la nostra contrarietà all’introduzione dell’imposta di soggiorno, abbiamo voluto dare fiducia all’amministrazione affinché questo introito potesse essere investito in azioni strategiche di valorizzazione della città di Agrigento ma ancora oggi, oltre alla riqualificazione di via Cesare Battisti (attualmente non realizzata), poco altro è stato speso. Rimangono in cassa fermi oltre 1.000.000 di euro che dovrebbero servire per tale scopo, provando a creare una destinazione turistica di livello. In questo gli operatori turistici, principalmente i presenti all’interno della consulta del turismo, hanno sempre dimostrato massima collaborazione. Purtroppo, dopo una prima fase di coinvolgimento, da oltre 7 mesi la nuova consulta, voluta dal consiglio comunale, si è formalmente costituita ma non si è mai riunita”.