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Geraci racconta la “missione romana” (video)

Al processo d’appello “Capaci bis” a Caltanissetta il pentito Geraci racconta la trasferta a Roma ai primi del ‘92 per uccidere Falcone, Costanzo, Santoro e Baudo. I dettagli.


A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, innanzi alla Corte d’Assise d’Appello, è in corso il processo di secondo grado cosiddetto “Capaci bis”, ovvero il secondo troncone dell’inchiesta sull’attentato a Giovanni Falcone il 23 maggio del 1992. Gli imputati sono Salvo Madonia, Lorenzo Tinnirello, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, già condannati all’ergastolo in primo grado, e Vittorio Tutino, assolto. E’ stato ascoltato il collaboratore di giustizia Francesco Geraci, il quale ha raccontato la missione a Roma, su ordine di Totò Riina, nei primi mesi del 1992, per uccidere Giovanni Falcone, direttore degli Affari penali del ministero della Giustizia. E Geraci ha dichiarato: “Andammo a Palermo, con Matteo Messina Denaro, ad una riunione, alla quale non mi fecero prendere parte, credo perché non contavo niente. C’erano Matteo Messina Denaro, Renzo Tinnirello, i fratelli Graviano, Enzo Sinacori, Salvatore Biondo, e lì si è deciso che si doveva andare a Roma. Nella Capitale eravamo io, Matteo Messina Denaro, Giuseppe Graviano, Renzo Tinnirello, Enzo Sinacori, e un’altra persona. Mi portarono a Roma perché avevo la carta di credito. E lì presi una macchina a noleggio. Quando partimmo per Roma, io sono andato con Enzo Sinacori in aereo, Matteo Messina Denaro è partito con Renzo Tinnirello, e Giuseppe Graviano è partito con Fifo De Cristoforo. Avevamo compiti differenti. Cercavamo Maurizio Costanzo, Michele Santoro, Pippo Baudo e Giovanni Falcone perché dovevamo ucciderli. Quando uscivamo eravamo a gruppi: ero io con Sinacori, Graviano con Fifo De Cristoforo, e Messina Denaro con Tinnirello. L’automobile l’abbiamo affittata a nome mio perché ero io che avevo la carta di credito. Per quella trasferta Matteo Messina Denaro diede 5 milioni di lire a ciascuno. A Roma siamo stati circa 9 giorni. Ci dissero che dovevamo uccidere i giornalisti per allontanare l’oppressione dalla Sicilia, creare dei casini al centro – nord Italia, e portare l’attenzione sui vecchi brigatisti. Ne parlava Matteo Messina Denaro. Si parlava di mettere il tritolo in un bidone dell’immondizia o in una macchina vicino al teatro dove si faceva il Maurizio Costanzo Show. Io e Sinacori siamo andati anche a fare un sopralluogo. Di armi a Roma non ne ho viste. Le avevo viste invece a Mazara del Vallo quando le stavano preparando. C’erano dei kalashnikov che Matteo Messina Denaro ed Enzo Sinacori provarono nelle miniere in disuso. C’erano delle pistole. Moltissime armi comunque. Matteo ha comprato moltissime armi nuove, almeno 500 milioni di lire di armi, poi le hanno seppellite”. Francesco Geraci è stato arrestato nel 1994 e collabora dal ’96. In aula ha raccontato inoltre la sua ascesa, e poi discesa, nella mafia. E le sue parole sono state: “Io facevo il grossista di oreficeria, mi facevano tantissime rapine, anche con sequestro di persona. Allora mi sono rivolto a Messina Denaro per avere protezione, mettendomi a sua disposizione. E da lì non mi è più successo niente. Da lì però è cominciato il calvario… mi hanno fatto sparare pure a una persona che è morta, mi facevano cercare sempre, è stata la rovina della mia vita. Matteo Messina Denaro lo conoscevo da tempo, giocavamo assieme da bambini ed eravamo vicini di casa. Lui stava a 200 metri da me a Castelvetrano”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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