HomeCronacaAgrigento e nettezza urbana, invocati "lumi contabili" su una delibera

Agrigento e nettezza urbana, invocati “lumi contabili” su una delibera

L’ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, coordinatore del movimento Mani Libere, annuncia di avere posto all’attenzione della Corte dei Conti la delibera della giunta comunale di Agrigento numero 15 del 2 febbraio 2020, avente ad oggetto: “Approvazione perizia di variante e suppletiva migliorativa del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e speciali assimilabili agli urbani e dei servizi di igiene urbana”. Ebbene, secondo Di Rosa la delibera “aumenta di fatto la spesa annua per il servizio di raccolta”, e aggiunge: “Un servizio fallimentare, con la città in condizioni disastrose, e dove bisognerebbe correggere il metodo di raccolta introducendo le campane di raccolta con apertura personalizzata al posto del porta a porta”. Lo stesso Di Rosa allega la copia della delibera in cui, in verità, si legge che la delibera non comporta costi aggiuntivi per l’Ente Comune ma solo una rimodulazione della spesa già in essere a fronte delle necessità periodicamente riscontrate. Testualmente, nella delibera numero 15 del 2 febbraio scorso si legge: “Di onerare il Responsabile del Settore III di avviare specifico monitoraggio mensile sul fenomeno del conferimento abusivo dei rifiuti, e di attuare o proporre, in funzione dell’andamento dei costi e dei risultati raggiunti in sede di verifica periodica, ogni opportuno intervento di rimodulazione, ferme restando le sinergiche facoltà attivabili – al bisogno, nell’ambito del contratto in essere, senza costi aggiuntivi per l’Ente – sia in base al piano annuale di comunicazione e di sensibilizzazione dei contribuenti, sia in base all’attività di repressione dei comportamenti in violazione delle regole, per quanto rientrante nella competenza del Settore”.

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