I casi di contagio da coronavirus in Sicilia. Creati 23 posti di terapia intensiva a pressione negativa ad Agrigento e provincia. I dettagli e le opere in itinere.
I casi di contagiati da coronavirus in Sicilia sono 1.647. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 15.634. Sono risultati positivi 1.647 (92 più di lunedì 30 marzo). Attualmente sono ancora contagiate 1.492 persone (84 più di lunedì 30 marzo). Sono ricoverati 575 pazienti di cui 72 in terapia intensiva, e 917 sono in isolamento domiciliare, poi 74 guariti e 81 deceduti. Ecco la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 91 positivi (0 ricoverati, 2 guariti, 1 deceduto), Caltanissetta 62 positivi (18 ricoverati, 4 guariti, 4 deceduti), Catania 453 positivi (150 ricoverati, 16 guariti, 29 deceduti), Enna 191 positivi (120 ricoverati, 1 guarito, 11 deceduti), Messina 283 positivi (128 ricoverati, 10 guariti, 18 deceduti), Palermo 236 positivi (87 ricoverati, 17 guariti, 9 deceduti), Ragusa 38 positivi (10 ricoverati, 3 guariti, 2 deceduti), Siracusa 66 positivi (36 ricoverati, 21 guariti, 6 deceduti), Trapani 72 positivi (26 ricoverati, 0 guariti, 1 deceduto).
Nel frattempo, nell’ambito dello stato d’attuazione degli interventi in emergenza covid 19, l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, coordinata dal direttore generale, Alessandro Mazzara, e dal direttore sanitario, Gaetano Mancuso, ha finora concretizzato, nell’arco di poco tempo a disposizione, 23 posti di terapia intensiva (nelle foto), e si tratta di postazioni tutte a pressione negativa “che – sottolinea il direttore Mazzara – Agrigento e la sua provincia non hanno mai avuto”. Dunque, all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento 12 posti di terapia intensiva nella cosiddetta “Recovery Room”, con isolamento dell’areazione delle stanze degenze covid 19 al terzo piano e con percorso separato, come ribadito anche in occasione del recente incontro in video-conferenza con l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Inoltre, l’Azienda sanitaria provinciale ha presentato una certificazione della ditta che si occupa degli impianti di climatizzazione garantendo che l’aerazione del reparto è indipendente. E poi, ancora, all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera sono in creazione 10 posti di terapia intensiva al complesso operatorio del primo piano. Il completamento è previsto entro il 4 aprile. Poi all’ospedale “Giovanni Paolo secondo” di Sciacca 10 posti di terapia intensiva nel reparto di Rianimazione. Poi all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì sono in creazione 6 posti di terapia intensiva nel reparto di Rianimazione entro il 2 aprile. Poi all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata 6 posti di terapia intensiva nel complesso operatorio. Attenzione: mancano i ventilatori polmonari ma sono attesi a breve termine dalla Protezione civile nazionale per tramite dell’assessorato regionale alla Sanità.