HomeCronacaConcorso Ufficio Stampa Regione Sicilia, candidata riammessa dal Cga

Concorso Ufficio Stampa Regione Sicilia, candidata riammessa dal Cga

L’avvocato Girolamo Rubino
Con bando ritualmente pubblicato, l’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica bandiva un concorso pubblico per il reclutamento di sei Funzionari direttivi dell’Ufficio stampa della Regione Siciliana, categoria professionale “D”.
La dott.ssa G.V., giornalista quarantaduenne, partecipava alla menzionata procedura concorsuale svolgendo, nell’ottobre del 2019, la prima prova scritta del concorso consistente in un test a risposta multipla.
Nel dicembre dello stesso anno, a seguito della correzione del test in questione, venivano pubblicati gli esiti della prova concorsuale che attestavano l’esclusione della dott.ssa G.V., in quanto la stessa aveva ottenuto un punteggio che, per l’errore relativo a sole due domande, non consentiva il superamento della prima prova del concorso.
La dott.ssa G.V., dunque, presentava richiesta di accesso agli atti del concorso, al fine di prendere visione dei verbali della Commissione d’esame ed in particolare della correzione del proprio elaborato operata dall’Amministrazione.
A seguito del rilascio della documentazione richiesta emergeva come alcune domande fossero state formulate e corrette erroneamente e come taluni argomenti oggetto di prova fuoriuscissero dal programma di materie indicato dal bando di concorso.
A questo punto la dott.ssa G.V., assistita dagli Avvocati Girolamo Rubino, Calogero Marino e Giuseppe Gatto, proponeva ricorso davanti al TAR Palermo, sostenendo l’illegittima formulazione e/o correzione di svariati quesiti somministrati nell’ambito della prima prova del concorso in questione.
Con ordinanza del febbraio 2020, il TAR Palermo, pur confermando implicitamente l’illegittima correzione di una domanda (la n. 10), riteneva di non ammettere la dott.ssa G.V. alla seconda prova concorsuale.
Pertanto, la dott.ssa G.V., con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, proponeva ricorso in appello davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa, chiedendo la riforma della pronuncia di primo grado e, conseguentemente, l’ammissione alla seconda prova del concorso per Funzionario direttivo dell’Ufficio stampa regionale.
In particolare, l’Avv. Rubino sosteneva l’erronea formulazione e/o correzione di 2 quesiti (nn. 2 e 10) e l’estraneità alle materie indicate dal bando di 5 domande (le nn. 27, 35, 37, 41 e 50), evidenziando come l’attribuzione del punteggio di due sole domande e/o la neutralizzazione di 3 quesiti, per la dott.ssa G.V., sarebbero risultati decisivi ai fini del superamento della prima prova.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, condividendo le tesi dell’Avv. Rubino, ha accolto, con Ordinanza del 7.05.2020, l’appello cautelare presentato dalla dott.ssa G.V., riformando la pronuncia del Tar Palermo e sospendendo il provvedimento di esclusione dal concorso.
Nel ribaltare il giudizio del Tar Palermo, infatti, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha ritenuto incompleta la formulazione di un quesito (il n. 2) e del tutto errata la correzione approntata dalla Commissione d’esame sulla domanda n. 10; in ordine ad ulteriori tre quesiti (i nn. 35, 37 e 41), inoltre, il Giudice amministrativo di secondo grado ha affermato la loro estraneità al bando di concorso.
Per effetto della suddetta pronuncia, l’Assessorato delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica dovrà consentire alla dott.ssa G.V. di partecipare alla seconda prova del concorso che si terrà in via suppletiva, oltre a dover pagare le spese di lite della fase cautelare.

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