HomeAttualitàNiente fondi, Centro studi pirandelliani a rischio chiusura, l'appello del presidente Milioto

Niente fondi, Centro studi pirandelliani a rischio chiusura, l’appello del presidente Milioto

“Il Centro Nazionale Studi Pirandelliani è a forte rischio di chiusura e nella migliore delle ipotesi il
prossimo convegno di dicembre, Covid permettendo, potrebbe nuovamente emigrare. Ciò
sicuramente a causa della scarsa sensibilità e assenza delle autorità locali, e per questo ha inviato
con una lettera un accorato appello ai presidenti della Regione e dell’Ars, al vice-presidente della
Regione, agli assessori ai Beni Culturali e al Turismo, ai capigruppo parlamentari dell’Ars nonché a
S.E. il Prefetto di Agrigento”. Così il presidente del centro Stefano Milioto.
Fondato nel 1967 dal Prof. Enzo Lauretta, il Centro agrigentino trova la sua massima espressione
nei Convegni internazionali annuali, giunti nel 2020 alla loro 57^ edizione. I circa 500 partecipanti che soggiornano 4 notti, a spese proprie, sono linfa vitale per alberghi e strutture ricettive in un periodo di bassa stagione e l’economia esangue della Città di Agrigento, in forza del fatto che i Convegni si svolgono nei primi giorni di dicembre in piena magra turistica.
“Questo – sottolinea Milioto – è quanto si è fatto finora, come i numeri dimostrano nella sua ultra cinquantennale attività ininterrotta del Centro che ha preparato il Convegno di quest’anno e quello del prossimo anno,
realizzabili solo col sostegno finanziario della Regione e sopratutto degli Enti locali e Parco
archeologico; sostegno che non viene accordato, nonostante istanze e richieste verbali e scritte.
Ogni anno il reperimento dei contributi dai vari Enti si trasforma in una tribolata via crucis, quasi
sempre inutile. Se il Centro dovesse chiudere i danni sarebbero incalcolabili: Danno alla critica pirandelliana, per la mancanza di incentivi ad approfondire e rinnovare lo studio dello scrittore, che il Centro stimola incessantemente. Danno alla crescita umana e culturale degli studenti partecipanti, che il Centro assiste sin dai primi dell’anno attraverso l’organizzazione delle giornate pirandelliane, propedeutiche al Convegno.
Danno all’economia e all’immagine di Agrigento. Si parla di cultura come volano di sviluppo, ma nella città di Pirandello s’ignora e si ostacola un’iniziativa che favorisce cultura e turismo e che viene, anzi, sopportata forse anche con fastidio”, conclude Milioto.

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