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Cinquantadue anni fa il terremoto che sconvolse il Belice: malgrado il Covid, diverse le iniziative per non dimenticare

Le restrizioni imposte dal Covid non hanno impedito al Coordinamento dei sindaci della Valle del Belìce di organizzare manifestazioni per commemorare il cinquantatreesimo anniversario del terremoto che nel 1968, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, sconvolse diversi centri della Sicilia occidentale. Tra i Comuni colpiti dal sisma, alcuni furono completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago.

Tra gli appuntamenti organizzati per ricordare quella notte funesta, anche un webinar sul tema “Dai paesaggi sismici, memorie e mutazioni”, che si terrà il 15 gennaio alle 17.30 sulla piattaforma Zoom e in diretta facebook sulla pagina web del Comune di Partanna (Tp). Al dibattito parteciperanno tutti i sindaci del Coordinamento del Belìce (coordinatore è il primo cittadino di Partanna, Nicolò Catania), il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri. Nell’ambito dello stesso webinar si terrà un focus su “Sistemi, Paesaggi culturali/naturali tra mutazioni e prospettive”, nel corso del quale il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca, presenterà il neo realizzato museo Open Air, e altri relatori della rete museale belicina interverranno su tematiche del territorio.
A Montevago (Ag), il museo Open Air – che ospita tra i ruderi del vecchio centro abitato i murales del catanese Salvo Ligama, i dipinti live del francese Pascal Catherine e la transavanguardia di Patrick Ray Pugliese – verrà inaugurato domani. Il Museo della città che non c’è più sarà inaugurato e presentato in forma ristretta alla presenza delle autorità locali e dei sindaci della Valle del Belice, collegati in streaming, dal sindaco Margherita La Rocca Ruvolo.
Venerdì, alle 19, a Santa Ninfa (Tp), si terrà una seduta del Consiglio comunale per commemorare le vittime. Previste anche celebrazioni religiose.

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