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Ok ai vaccini dai 16 ai 39 anni

Incidenza dei positivi al 2,1% in Sicilia. Da oggi possibili le prenotazioni dei vaccini anche per la fascia d’età dai 16 ai 39 anni. L’intervento di Musumeci.

Sono 289 i nuovi positivi al covid in Sicilia, su 13.571 tamponi processati, con una incidenza del 2,1%. La regione è al terzo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 16, per un totale di 5.855. Il numero degli attuali positivi è di 8.698, con un decremento di 790 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 1.063. Negli ospedali i ricoverati sono 468, 39 in meno, e quelli nelle terapie intensive sono 47, 9 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 31, Catania 112, Messina 37, Siracusa 25, Trapani 8, Ragusa 25, Agrigento 30, Caltanissetta 8, Enna 13. Nel frattempo da oggi, giovedì 3 giugno, in Sicilia sono possibili le prenotazioni per le vaccinazioni anti-covid per la fascia d’età compresa tra i 16 e i 39 anni. L’estensione della somministrazione del siero al nuovo target, che comprende oltre 1 milione e 300mila persone, è stata autorizzata nell’ambito della campagna nazionale di immunizzazione. Saranno utilizzati i vaccini Pfizer e Moderna e, su base volontaria, anche AstraZeneca e Janssen. Per prenotare bisognerà seguire la procedura indicata sul portale nazionale attivato da Poste Italiane, raggiungibile anche attraverso il sito della Regione Siciliana. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “E’ un’occasione da non perdere per arrivare il prima possibile all’immunizzazione di massa: solo in questo modo potremo affrontare i prossimi mesi con più serenità. Mettersi al sicuro con il vaccino è l’unica strada possibile per uscire presto e definitivamente dal tunnel della pandemia”. E il commissario all’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, replica ad alcune critiche da parte dei medici di base, e afferma: “Da più giorni assistiamo a ripetuti attacchi da parte della segreteria regionale della Federazione italiana medici medicina generale. Sono attacchi che vanno dalle code alla Fiera del Mediterraneo a un’asserita mancanza di programmazione della campagna vaccinale, fino alle forniture di vaccino ai medici di medicina generale. Chiarisco, una volta per tutte, che la struttura commissariale non fornisce dosi di vaccino ai medici di medicina generale: questo, come il sindacato di categoria sa bene, non rientra nelle competenze dell’ufficio del commissario. Quanto alle somministrazioni di vaccino, avvengono sempre in base all’anamnesi dei medici e alle loro valutazioni. Parlare di ‘somministrazioni senza alcun criterio clinico’ vuol dire offendere un’intera categoria di professionisti esperti, che svolgono questo lavoro con serietà, spesso pluri-specialisti e con anni di carriera ospedaliera alle spalle” – conclude Costa.

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