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Aragona, lettera del sindaco Pendolino e dell’assessore Di Giacomo ai ragazzi, a conclusione dell’anno scolastico

£L’’emergenza sanitaria connessa all’infezione da Coronavirus, iniziata ormai un anno fa, ha influenzato in modo significativo le nostre vite, con ricadute importanti su diversi piani: personale, relazionale, lavorativo, economico, sociale. Siamo consapevoli che la pandemia ha messo duramente alla prova le famiglie e in particolare i genitori, che hanno dovuto affrontare e gestire paure, preoccupazioni e fatiche legate non solo alla propria salute, ma al benessere dell’intera famiglia, con il timore ricorrente di sentirsi soli nel gestire comportamenti o reazioni emotive dei propri figli, le comunicazioni con le scuole e gli educatori, i dubbi e questioni personali”.

Comincia così una lettera indirizzata agli studenti aragonesi da parte del sindaco Peppe Pendolino e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Stefania Di Giacomo.

“Didattica a distanza, scuola in presenza. Un corto circuito obbligato – continuano i due amministratori – a cui voi studenti di tutte le età siete stati sottoposti da un anno, nel nostro Paese e in buona parte del mondo. Cos’è significato per voi tornare a scuola? Nelle vostre classi svuotate, nei corridoi rivestiti di cartelli che indicano la distanza, il segnaposto in cui restare in attesa, il distributore di gel igienizzante. La voce degli occhi dei più piccoli tra anomalia e libertà: uno scenario differente rispetto a quello a cui siamo abituati, che si vive oggi nelle scuole ed il coraggio e la disciplina con cui bambini e insegnanti avete affrontato ogni giornata. La scuola dovrebbe essere d’esempio per tutti, in questo difficile momento. La didattica in presenza non è importante soltanto per l’apprendimento ma per la formazione dell’individuo, per la socialità, per il confronto con l’altro. Sin dall’inizio della pandemia siete stati proprio voi bambini a mostrare la maggiore disciplina e il più profondo spirito di adattamento. «Un impatto forte è stato vedere tutti i banchi separati e voi piccoli seduti con la mascherina che avete affrontato con entusiasmo questa avventura se pur in un contesto fantascientifico».

Come amministratori, come genitori, non possiamo che ringraziare tutti coloro che operano nel mondo della scuola per il grande lavoro svolto, dal Dirigente Scolastico Dott.ssa Pina Butera, agli insegnanti ed a tutto il personale ATA, per aver portato avanti con dignità ed impegno quello che per molti di loro rappresenta una missione: formare i cittadini del domani non solo da un punto di vista didattico, ma anche insegnando a voi i valori del rispetto, dell’educazione e della tolleranza.

“Un grazie – continuano ancora Pendolino e Di Giacomo – che viene dal cuore a Voi, splendidi ragazzi, per la presenza e la costanza, perché non vi siete arresi nei momenti di difficoltà, ma vi siete impegnanti a mantenere il passo nello studio, affacciandovi con curiosità alle nuove tecnologie e cercando di dare il meglio. Sappiamo che vi manca la scuola, con i suoi momenti di gioia e condivisione vissuti insieme ai vostri amici e agli insegnanti, comprendiamo che per tutti Voi, che vivete di rituali ormai consolidati negli anni, che si nutrono di saluti ed abbracci, di feste di commiato, di gioia per l’arrivo delle agognate vacanze, questo momento assumerà un valore ed un contenuto insolito e magari malinconico, ma è l’ennesimo sacrificio (magari l’ultimo) che Vi si chiede, a motivo di una causa collettiva superiore, ma li ritroverete presto. Non mollate, siate coraggiosi e soprattutto curiosi nell’imparare. L’amore per lo studio vi renderà uomini liberi. Buone vacanze”.

 

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