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La Sicilia verso il bianco

Incidenza dei contagi all’1,1%. La Sicilia prossima alla zona bianca. Tutte le novità da lunedì 21 giugno. Razza: “Ripristino della normalità negli ospedali”.

Sono 168 i nuovi positivi al covid in Sicilia, su 14.420 tamponi processati, con una incidenza dell’1,1%. La Regione è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 8, per un totale di 5.928. Il numero degli attuali positivi è di 6.003, con una diminuzione di 364 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 456. Negli ospedali i ricoverati sono 328, 15 in meno, e quelli nelle terapie intensive sono 36, 2 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 36, Catania 30, Messina 13, Siracusa 20, Trapani 0, Ragusa 16, Agrigento 8, Caltanissetta 26, Enna 19. Nel frattempo la Sicilia prosegue spedita verso la zona bianca, che dovrebbe scattare dal prossimo 21 giugno. L’incidenza da due settimane è sotto i 50 ogni 100 mila abitanti e così, mantenendo questo trend, il traguardo sarà raggiunto. Dunque anche in Sicilia da lunedì prossimo ci sarà lo stop al coprifuoco. Nessun limite per ristoranti e bar all’aperto. Al chiuso invece resta il limite delle sei persone a tavolo. Resta l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale. Riaprono le discoteche anche se non si potrà ballare in pista. Possono riaprire le piscine al coperto, i centri benessere e termali, le fiere, le sagre, i convegni e i congressi, i parchi tematici e di divertimento, le sale bingo e i casinò. Anche gli eventi sportivi che si tengono al chiuso sono aperti al pubblico. E poi, in zona bianca sono consentiti i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose, dai matrimoni alle comunioni. E negli ospedali dovrebbero essere ripristinate gradualmente le attività ordinarie, limitate o sospese a causa della pandemia covid. E l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, spiega: “In questi giorni ci sono stati problemi negli ospedali anche perché siamo nella coda di un’emergenza sanitaria che probabilmente il governo nazionale rinnoverà, ma sto già lavorando con la direzione generale della pianificazione per ridefinire il piano ordinario di riapertura in maniera calibrata su tutto il territorio della Regione. Con il ‘Recovery Plan’ ci sono 100 milioni di euro a disposizione delle regioni per recuperare tutte le prestazioni sanitarie che non sono state tenute durante la pandemia”.

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