HomeCronacaLicata, i "torturatori" avrebbero tentato di pagare il silenzio di una vittima

Licata, i “torturatori” avrebbero tentato di pagare il silenzio di una vittima

A Licata sviluppi investigativi nell’ambito dell’inchiesta sui torturatori dei disabili. Il presunto gruppo criminale avrebbe tentato di pagare il silenzio di una vittima.

A Licata, lo scorso 26 gennaio, i Carabinieri della locale Compagnia, capitanati da Francesco Lucarelli, hanno arrestato tre indagati di avere sequestrato, picchiato e umiliato, nella propria abitazione o in strada, delle persone disabili. Si tratta di Antonio Casaccio, 26 anni, ritenuto il capo del gruppo, Gianluca Sortino, 23 anni, e Angelo Marco Sortino, 36 anni. Poi, successivamente, il 24 aprile, sono stati arrestati anche due minorenni, presunti complici delle sevizie. Quanto accaduto è stato filmato dai responsabili con i telefoni cellulari, e diffuso in rete, sui social network, con titoli di derisione. Stanchi delle vessazioni e dei pestaggi, sono state le stesse vittime a denunciare quanto accaduto, ed anche il padre di uno dei disabili ha raccontato agli investigatori quanto subito dal figlio. Ebbene adesso sono emersi ulteriori sviluppi investigativi allorchè il gruppo criminale avrebbe tentato di pagare il silenzio di una vittima. In particolare, sono state eseguite quattro misure cautelari, di cui tre in carcere, a carico dello stesso presunto gruppo di torturatori licatesi. Le misure, richieste dalla Procura di Agrigento che ha coordinato le indagini, sono state emesse dal Tribunale perché, grazie anche ad un’attenta analisi dei telefoni cellulari in uso ai responsabili, sono stati scoperti nuovi episodi di violenza contro un’ulteriore vittima, ed un tentativo, tramite minacce e aggressioni, di pagare una delle vittime affinchè ritrattasse le sue dichiarazioni ai giudici. Uno degli indagati, agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, dopo avere ottenuto un’autorizzazione dall’Autorità’ Giudiziaria per una visita medica, si è recato dalla vittima per minacciarla e costringerla a ritrattare le denunce.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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