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Contagi e vaccini

Incidenza dei positivi allo 0,8% in Sicilia. Raffronto positivo tra le due ultime settimane. Nella provincia di Palermo successo per la vaccinazione di prossimità.

Sono 115 i nuovi positivi al covid in Sicilia, su 13.481 tamponi processati, con una incidenza dello 0,8%. La regione è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri dietro la Lombardia. Le vittime sono state 5, per un totale di 5.979. Il numero degli attuali positivi è di 3.725, con una diminuzione di 160 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 270. Negli ospedali i ricoverati sono 173, 4 in più, e quelli nelle terapie intensive sono 19, 1 in più. E nel raffronto tra la settimana scorsa e adesso, il dato odierno segnala 3.725 attualmente positivi, e una settimana fa lo stesso dato era di 4.753: dunque circa mille persone sono guarite dal covid. E decresce, sempre rispetto a una settimana fa, il numero dei ricoverati nei reparti ordinari (173 contro 212) e nelle terapie intensive (19 contro 27). Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 10, Catania 22, Messina 2, Siracusa 2, Trapani 24, Ragusa 31, Agrigento 4, Caltanissetta 15, Enna 5. Nel frattempo prosegue con successo la campagna di vaccinazione a domicilio, al fine di raggiungere i non vaccinati direttamente nelle loro residenze. L’Azienda sanitaria provinciale di Palermo è impegnata in 54 Comuni. E la dirigente, Daniela Faraoni, commenta: “E’ un successo la vaccinazione di prossimità, resa possibile nel Palermitano grazie alla piena collaborazione con medici di medicina generale e continuità assistenziale, e medici ed infermieri dei nuclei di vaccinazione mobili della Difesa che operano nell’ambito dell’operazione ‘Eos’, fortemente voluta dal ministro della Difesa e condotta sotto l’egida del comando operativo del vertice interforze. Anticipando i tempi, abbiamo raggiunto i Comuni più lontani dal capoluogo, estendendo poi la vaccinazione di massa in tutti gli altri centri. La pandemia ha modificato l’organizzazione sanitaria spostandone il baricentro di intervento: non più un’organizzazione in attesa di ricevere il cittadino, ma una organizzazione che si muove alla ricerca della relazione con l’utente per prendersi carico di esso ed evitando quanto più possibile mobilità e quindi anche contatti e possibili contagi. L’adesione è stata finora buona, grazie al grande lavoro fatto dai Sindaci che sono stati al nostro fianco in una straordinaria opera di sensibilizzazione” – conclude Faraoni.

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