HomeCronacaIl Cga bacchetta l'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento

Il Cga bacchetta l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento

I dottori M.S., B.G.; L.G.S – titolari di studi odontoiatrici siti a Palma di Montechiaro e Villafranca Sicula – hanno chiesto all’ASP di Agrigento la contrattualizzazione e l’assegnazione di un budget, al fine erogare prestazione per conto del S.S.R.

Dopo un lungo iter amministrativo, l’ASP di Agrigento ha rigettato l’istanza proposta dei suddetti odontoiatri, sostenendo che per la branca di odontoiatria sarebbero già state contrattualizzate in Provincia di Agrigento ben 42 strutture odontoiatriche e che,dunque, non sussisterebbe l’esigenza di nuove strutture.

Gli odontoiatri, pertanto, con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, hanno impugnato il provvedimenti di rigetto della proprie istanze, rilevando come lo stesso si ponesse in palese contrasto con i principi comunitari in materia di concorrenza e fosse stato adottato in assenza di un’adeguata istruttoria.

In particolare, gli avv.ti Rubino e Impiduglia hanno citato a sostegno dei propri assunti dei recenti precedenti giurisprudenziali secondo i quali gli operatori economici operanti nella sanità devono essere messi in condizione di stipulare contratti con l’amministrazione non potendo quest’ultima rivolgersi a tempo indefinito solo ai soggetti che per anni hanno avuto accesso al mercato e fare riferimento solo al criterio della spesa storica che avvantaggia solo coloro che operano in un mercato chiuso all’accesso di nuovi operatori, poiché, fermo restando il tetto massimo di spesa, la ripartizione dei budget tra i soggetti accreditati dovrebbe essere operata in base a criteri idonei a garantire condizioni di parità tra i soggetti.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (Presidente dott. Fabio Taormina, Estensore dott.ssa Maria Stella Boscarino), condividendo le tesi degli avv.ti Rubino e Impuduglia, ha accolto l’appello e ha ordinato all’Asp di Agrigento di rivalutare la situazione dei suddetti studi odontoiatrici, tenendo conto dei principi in materia di tutela della concorrenza.

In particolare, il CGA ha chiarito come non possa ulteriormente protrarsi “una situazione di oligopolio in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito (cioè fino a quando dovessero decidere di chiudere)”; ciò, infatti, “stride con il necessario rispetto dei principi in materia di concorrenza”.

Per effetto della suddetta sentenza, il summenzionati studi odontoiatrici potranno – a seguito della rivalutazione della situazione da parte dell’ASP – conseguire la contrattualizzazione e l’assegnazione di un budget, e ciò a prescindere dal numero di strutture già contrattualizzate.

L’Amministrazione è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali liquidate in euro 2.000 in favore di ciascuno dei tre odontoiatri.

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