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Covid, aggravamenti in Sicilia

La Sicilia ancora prima per contagi in Italia e ultima regione per somministrazione di vaccini. Controlli a tappeto per gli operatori sanitari dell’isola.

Sono 868 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 14.406 tamponi processati. L’incidenza è al 6%. La regione è al primo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 15.584, con un aumento di 387. I guariti sono 472. Le vittime sono state 9, per un totale dei decessi a 6.109. I ricoverati ordinari sono 518, 20 in più, e quelli in terapia intensiva sono 59, 9 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 164, Catania 199, Messina 8, Siracusa 49, Ragusa 129, Trapani 59, Caltanissetta 94, Agrigento 133, Enna 33. Nel frattempo, da lunedì prossimo, 16 agosto, tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza dover prenotare. Così ha deciso il Commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, inviando una lettera alle Regioni con la quale chiede di predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini in questa fascia d’età, anche senza preventiva prenotazione. Al momento per gli under 18 è autorizzata la somministrazione solo di Pfizer o Moderna. Ed ancora in tema di vaccini, sono iniziate in Sicilia le verifiche a tappeto su medici e operatori sanitari, per i quali vige l’obbligo di vaccinazione. Coloro che non si sono vaccinati rischiano grosso: anche la sospensione se sarà necessaria. La Sicilia è la regione italiana più indietro nella campagna vaccinale contro il covid. E alla voce personale sanitario risultano nell’isola 5.956 persone non vaccinate per una percentuale del 4,21%. L’Azienda sanitaria provinciale di Palermo ha avviato le procedure di accertamento richiedendo all’Ordine dei medici la pec di 849 professionisti. Una volta invitati a dire se si siano o meno vaccinati, e in caso di risposta negativa, scatteranno le sospensioni per coloro che non abbiano provveduto all’obbligo vaccinale. E la sola alternativa, per continuare a svolgere l’attività, è il trasferimento in un ruolo diverso che non comporti il contatto con i pazienti per i rischi di contagio delle infezioni da covid. E a testimonianza di quanta irresponsabilità e incoscienza ricorra in alcuni casi, vi è quanto accaduto a Palermo dove un uomo di 30 anni, che martedì aveva fatto il tampone per il covid alla stazione centrale di Palermo, risultando positivo, è stato riconosciuto da un’altra passeggera ieri sera all’aeroporto di Palermo prima di imbarcarsi su un volo per Milano. Anche la donna che l’ha riconosciuto il giorno prima era alla stazione ferroviaria per fare il tampone, e casualmente aveva assistito alla scena in cui l’uomo aveva avuto il risultato della positività. Lei ha chiamato la Polizia. Gli agenti hanno portato l’uomo nell’area test covid e l’hanno sottoposto a tampone che è risultato positivo. E’ stato multato e denunciato, ed è tornato a casa per la quarantena.

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