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Covid, Sicilia ancora prima in negativo

Sicilia prima in Italia per numero di contagi, di ricoverati e di non vaccinati. Il rammarico del presidente Musumeci. Preoccupano anche i casi positivi tra i bambini.

Sono 1.229 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 26.865 tamponi processati. L’incidenza è al 4,6%. La regione è ancora al primo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri, ed è ‘maglia nera’ anche nell’aumento degli attuali positivi, che sono 19.949, con 1.216 casi in più rispetto al precedente report. I guariti sono 13. Nessuna vittima, per un totale dei decessi che si mantiene a 6.148. I ricoverati ordinari sono 684, 30 in più, e quelli nelle terapie intensive sono 77, 6 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagi tra le province: Palermo 324, Catania 129, Messina 225, Siracusa 65, Ragusa 72, Trapani 89, Caltanissetta 82, Agrigento 150, Enna 93. Nel frattempo, alla vigilia di una ‘zona gialla’ quasi certa, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha commentato rammaricato: “C’è chi rispetta le regole e chi invece ritiene di potere partecipare a un matrimonio con 300 invitati senza che uno solo abbia una mascherina. La Sicilia ottiene quello che produce. Abbiamo registrato una crescita dei contagi negli ultimi mesi dovuta essenzialmente da un lato alla diffusione della variante Delta e dall’altro al venire meno del sentimento di paura che aveva caratterizzato la prima fase della pandemia. In questi ultimi due mesi abbiamo avuto due milioni di turisti che inevitabilmente contribuiscono alla promiscuità. Rilancio un appello alla vaccinazione ai medici di famiglia affinché possano insistere nell’opera di persuasione verso i loro pazienti più riottosi. Sull’isola le vaccinazioni procedono un po’ a rilento e ciò è anche dovuto al fatto che certa stampa ha messo in correlazione il vaccino AstraZeneca con i cinque decessi avvenuti, e hanno dato fiato ai No vax, molto più attivi di chi è propenso al vaccino. Nonostante tutto abbiamo superato i tre milioni di cittadini vaccinati con la prima dose” – conclude. E a testimonianza della pericolosità delle varianti a danno anche dei meno vulnerabili vi sono i dati che provengono dall’Ospedale dei Bambini di Palermo, dove dal primo al 16 agosto sono stati ricoverati e via via dimessi circa trenta piccoli pazienti, per la maggior parte figli di genitori non vaccinati, con una media di due ingressi al giorno. A giugno ci sono stati tre ricoveri, a luglio quattordici. I bimbi colpiti nel corso della pandemia e finiti in un lettino del nosocomio sono stati in tutto 240. E il commissario per l’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, commenta: “Non c’è dubbio che queste nuove varianti abbiano una predisposizione in più per i giovani. Alcuni tra i ragazzi non vaccinati che diventano positivi si ammalano in forma impegnativa e ci fanno prendere uno spavento. Nessuno è invulnerabile, ricordiamolo, e il vaccino resta l’arma che fornisce la massima protezione a tutti”.

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