HomeCronacaVaccini, appelli e minacce ai medici

Vaccini, appelli e minacce ai medici

Incidenza dei positivi al 5,1%. Anche in Sicilia i medici bersaglio dei no vax. L’intervento dell’Ordine di Palermo. Appello alla vaccinazione soprattutto dei più giovani.

Sono 1.091 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 21.113 tamponi processati. L’incidenza è al 5,1%. La regione è al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 28.443, con un decremento di 46 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 1.118. Le vittime sono state 19, per un totale dei decessi a 6.342. I ricoverati ordinari sono 941, 6 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 117, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 240, Catania 319, Messina 27, Siracusa 126, Ragusa 45, Trapani 86, Caltanissetta 75, Agrigento 105, Enna 68. Nel frattempo, anche in Sicilia i medici sono bersaglio dei no vax. Così denuncia il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato, che spiega: “I medici sono sotto pressione e ci chiedono aiuto, a causa dei pazienti negazionisti che pretendono esami gratuiti prima di essere vaccinati contro il covid o il certificato di esenzione per avere il green pass. Al rifiuto sono minacciati di denuncia alla più piccola reazione avversa dopo la somministrazione. Abbiamo già allertato la Questura dopo le tante segnalazioni dei medici. Le richieste di esenzione sono continue e non si riesce più a gestire la pretesa di ulteriori accertamenti gratuiti e non necessari per trovare qualche elemento che permetta di sottrarsi al vaccino e ottenere allo stesso tempo il green pass. Purtroppo ai no vax non basta spiegare che non serve a nulla intimidire il singolo medico, perché nessun professionista può prescrivere esami gratuiti se non sono garantiti dal Servizio sanitario pubblico. I motivi dell’esonero dal vaccino sono tassativamente elencati in una circolare del Ministero della Salute” – conclude Amato. E ancora in ambito vaccini, ha sortito effetti positivi l’imposizione delle restrizioni arancione in quattro Comuni siciliani dove, infatti, è progressivamente aumentato il numero dei vaccinati, tanto che il presidente della Regione, Nello Musumeci, con una nuova ordinanza, ha disposto la riapertura dei ristoranti, seppur col limite giallo dei quattro posti a tavola oltre l’obbligo del green pass per i locali al chiuso, nei Comuni di Comiso, Vittoria, Barrafranca e Niscemi. E un appello alla vaccinazione, soprattutto dei più giovani, lo rilancia il commissario per l’emergenza sanitaria a Palermo, Renato Costa, che afferma: “I giovani non vaccinati finiscono in ospedale, spesso in gravi condizioni, e rischiano le peggiori conseguenze del covid. Con il vaccino potrebbero proteggersi ed evitare la sofferenza. Negli ospedali vengono ricoverati e intubati giovani che non arrivano a 40 anni. Sono persone con gli occhi impauriti che scoprono, troppo tardi, quanto fosse necessaria la somministrazione. Spesso parliamo con ammalati che ci dicono di aver voluto aspettare perché hanno patologie e temevano di non potersi immunizzare. Sbagliato: se si hanno patologie a maggior ragione ci si deve vaccinare in fretta, perché è il covid il vero pericolo, in particolare per chi ha malattie pregresse, ma anche per i soggetti sani”.

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