A Raffadali, un’area argillosa e inutilizzata di circa sette ettari, compresa tra due valloni denominati “Barca”, tormentata da decenni da movimenti franosi, sarà consolidata. Peraltro, a monte della zona vi è ampia parte del centro storico di Raffadali, e il rischio, dunque, è che prima o poi case e infrastrutture siano coinvolte e trascinate a valle. Gli interventi iniziano grazie all’impegno dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, diretto da Nello Musumeci e Maurizio Croce, che hanno raccolto il grido d’allarme lanciato dall’amministrazione locale, presieduta dal sindaco Silvio Cuffaro. Le opere di consolidamento, tramite palificate, muri di contenimento, gabbionate e sistemi di drenaggio, saranno eseguite da un’associazione temporanea di imprese, che ha a disposizione oltre 4 milioni di euro. Si conclude, così, un’attesa di quasi un secolo, se si considera che l’area in questione è stata catalogata tra quelle più a rischio di Italia con un regio decreto del 1930.