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Sicilia tra il giallo e il bianco

Incidenza dei positivi al 3,8%. Secondo le previsioni la Sicilia sarà nuovamente bianca da lunedì 4 ottobre. Circa 190 i sanitari finora sospesi nell’isola perché disobbedienti al vaccino.

Sono 538 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 14.076 tamponi processati. L’incidenza è al 3,8%. La regione è al primo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 21.036, con un incremento di 298 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 238. Le vittime sono state 2, per un totale dei decessi a 6.693. I ricoverati ordinari sono 758, 2 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 101, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 82, Catania 159, Messina 7, Siracusa 148, Ragusa 40, Trapani 52, Caltanissetta 23, Agrigento 8, Enna 19. Nel frattempo, se l’andamento della pandemia in Sicilia confermerà il suo lento ma costante calo, il prossimo 4 ottobre l’Isola tornerà in zona bianca. Le previsioni sono attendibili: per lasciare il giallo basta che uno solo dei tre parametri dirimenti sia sotto la soglia critica. Ma l’asticella deve essere mantenuta al ribasso per almeno due settimane consecutive. Ciò significa che se domani, martedì 21 settembre, quando la Cabina di regia nazionale come ogni martedì fotograferà gli indicatori decisionali, il tasso di occupazione delle terapie intensive sarà pari o inferiore al 10%, la regione inizierà allora il cammino che porta al cambio di colore. Ed è un traguardo che potrebbe essere raggiunto il primo lunedì del prossimo mese di ottobre. E in Sicilia è tolleranza zero per i sanitari no vax, a fronte dell’obbligo di vaccinazione a pena della sospensione dal servizio e dallo stipendio. Da ultimo sono una trentina i dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo che non hanno adempiuto all’obbligo non rispondendo a nessuna delle informative inoltrate loro dal Dipartimento di prevenzione. E’ stata pertanto avviata la procedura delle sanzioni. Altri dieci circa, invece, dopo l’ennesimo sollecito sono corsi ai ripari, o accettando la somministrazione della prima dose del siero oppure presentando una documentazione medica per l’esenzione. Al momento ci si avvia verso quota 190 dei sanitari sospesi in Sicilia. Ed è un dato destinato ad aumentare se i 40 lavoratori, tra 10 medici e 30 infermieri, che nel database dell’Azienda sanitaria di Trapani risultano ancora sprovvisti della prima dose di vaccino, rifiutassero di mettersi in regola. Per tutti loro vi sarà comunque tempo fino al 31 dicembre – come prevede la direttiva nazionale – per rispettare l’obbligo e rientrare nelle mansioni. Oltre il 31 dicembre scatterà il licenziamento.

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