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Il green pass smuove la Sicilia

La Sicilia settima in Italia per nuovi contagi e prima per dosi di vaccino somministrate dall’entrata in vigore dell’obbligo del green pass.

Sono 229 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 9.789 tamponi processati in Sicilia. L’incidenza è al 2,3%. La regione è al settimo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri dietro Campania, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Gli attuali positivi sono 7.696, con una diminuzione di 31 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 258. Le vittime sono state 2, per un totale dei decessi a 6.937. I ricoverati ordinari sono 288, 5 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 42, 1 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 35, Catania 63, Messina 44, Siracusa 31, Ragusa 25, Trapani 10, Caltanissetta 12, Agrigento 8, Enna, 1. E la Sicilia, da venerdì scorso 15 ottobre, giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass, è la prima regione d’Italia per numero di prime dosi di vaccino anti-covid somministrate. Il dato è di 8.795 fiale su un totale nazionale di 70.270. Dietro l’Isola la Campania con 8.681, la Lombardia 8.048, e più staccato il Lazio con 5.913. E’ chiaro, quindi, l’effetto del green pass obbligatorio per i lavoratori. Se si guarda al dato settimanale, da lunedì a sabato, in Sicilia sono state circa 45mila le prime dosi somministrate, 10.000 in più rispetto alla precedente settimana. Il numero di prime dosi ha sorpassato i richiami ma sono aumentati anche i tamponi effettuati. Ed ancora in riferimento ai vaccini, il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenendo a margine della tre giorni della “Giornata del Volontariato”, in corso ad Enna, ha affermato: “Bisognerà chiedere ai cittadini maggiore responsabilità. La Regione ha fatto tutto quello che doveva fare. Dipende dagli ultimi 5 centimetri di ciascuno di noi, cioè dal cervello. Dipende dalla capacità di decidere se vaccinarsi e mettere al sicuro la propria vita, o se continuare a stare a guardare. Noi lavoriamo soprattutto sugli indecisi, che è la fascia vasta di chi non si è ancora vaccinato. Gli irriducibili non si possono recuperare. Dipende, quindi, dalla responsabilità di questa residua parte di siciliani. Stiamo andando avanti. Abbiamo recuperato, in queste settimane, la diffidenza dei mesi passati e restiamo fiduciosi. Speriamo di poterci presto allineare alle stesse percentuali nazionali, anche se ormai ci siamo molto vicini” – conclude. E ancora a riprova di quanto sia indispensabile il vaccino, un ragazzo di 18 anni, positivo al covid e non vaccinato, con una polmonite bilaterale diffusa, è stato ricoverato all’ospedale ‘Cervello’ di Palermo. Il tampone antigenico è risultato positivo al Policlinico dove il giovane si era presentato con qualche sintomo. Scene di panico quando è arrivato il responso. Con lui c’è la madre, anche lei positiva e vaccinata con una dose. Gli altri componenti del nucleo familiare sono con la febbre a casa. Una situazione che ha provocato smarrimento anche tra i medici e gli infermieri, che continuano a vedere persone non vaccinate negli ospedali. Con un impegno e una sofferenza che sarebbero state risparmiate da una saggia prevenzione. I più giovani non sono immuni al covid.

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