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Sicilia, il covid nelle scuole

Incidenza dei positivi al 2,5%. Reso noto il primo consuntivo sui casi di infezione nelle scuole dopo l’inizio delle lezioni. Timori per una sospetta variazione della Delta.

Aumentano per il terzo giorno consecutivo i contagi in Sicilia. Sono 368 i nuovi casi di covid, a fronte di 14.619 tamponi processati. L’incidenza è al 2,5%, rispetto al precedente 1,4%. La regione è al quinto posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 6.806, con una diminuzione di 41 nelle 24 ore. I guariti sono 404. Le vittime sono state 5, per un totale dei decessi a 6.960. I ricoverati ordinari sono 312, 9 in più, e quelli in terapia intensiva sono 49, 1 in più. Ecco la distribuzione dei contagiati tra le province: Palermo 42, Catania 173, Messina 48, Siracusa 38, Ragusa 4, Trapani 6, Caltanissetta 21, Agrigento 21, Enna 15. Nel frattempo, è stato reso noto il primo consuntivo dei casi di covid nelle scuole siciliane dall’inizio delle lezioni. Gli alunni positivi nella scuola dell’infanzia sono lo 0,12%, nella primaria lo 0,18%, in quella di primo grado lo 0,18 % , e in quella di secondo grado lo 0,12. In totale, su 597.103 alunni, 908 sono positivi, lo 0,15%. Inoltre, dal report dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia emerge che il rapporto medio tra alunni positivi e classi in quarantena, conteggiando anche le classi in quarantena per positività del personale scolastico, è inferiore a 1. Ciò evidenzia che non sono presenti situazioni di focolai di contagi nelle scuole. L’incidenza degli alunni positivi risulta dello 0,15%, ed è in diminuzione rispetto al dato medio delle rilevazioni lo scorso anno scolastico quando era pari allo 0,30%. Su 65.448 docenti solo 79 sono risultati positivi, lo 0,12%. E su 17.320 dipendenti Ata sono stati contati 21 contagiati, lo 0,12%. Ancora più in generale, vi sono episodi che allarmano. A Palermo una dottoressa impegnata nelle vaccinazioni, e vaccinata a sua volta con due dosi, è stata infettata dal covid: febbre, tosse e una carica virale alta, nonostante la doppia protezione. Non è ricoverata, essendo protetta dal vaccino. E non sarebbe l’unico caso. Allora a qualcuno è venuto il dubbio che, anche in Sicilia, possa essere sbarcata una delle varianti più aggressive del covid. Si stanno sequenziando i nuovi tamponi con un po’ di apprensione. Per capire se siamo, per esempio, già alle prese con una mutazione della variante Delta. E’ un’ipotesi da riscontrare in laboratorio.

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