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Il vaccino favorisce anche l’economia

Incidenza dei positivi all’1,3%. Report della Banca d’Italia: in Sicilia la campagna di vaccinazione ha favorito un incremento del prodotto interno lordo del 7%.

Sono 472 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 35.221 tamponi processati. L’incidenza è all’1,3%. La regione è al settimo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 9.536, con un aumento di 104 casi. I guariti sono 432. Le vittime sono state 16, per un totale dei decessi a 7.109. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 398, 14 in più, e quelli in terapia intensiva sono 47, 1 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi positivi nelle province: Palermo 117, Catania 294, Messina 20, Siracusa 44, Ragusa 4, Trapani 21, Caltanissetta 24, Agrigento 13, Enna 15. Nel frattempo, nel primo semestre del 2021 l’attività economica in Sicilia è tornata a crescere, favorita dall’accelerazione della campagna di vaccinazione e dal progressivo allenamento delle misure di restrizione. Così emerge dal rapporto “L’economia della Sicilia – Aggiornamento congiunturale” della Banca d’Italia. Per tale periodo di tempo Bankitalia rileva una espansione del Prodotto interno lordo siciliano di circa il 7 per cento, ovvero una crescita robusta ma lievemente inferiore a quella della media italiana. Il miglioramento della congiuntura è poi proseguito nei mesi estivi. E non solo ripresa economica: la vaccinazione ha scongiurato anche migliaia di morti. Secondo le stime scientifiche, riferite all’intero territorio nazionale, la somministrazione del vaccino anti-covid in Italia ha evitato, dall’avvio della campagna partita il 27 dicembre 2020 e fino a giugno 2021, 12mila morti, permettendo la ripresa di circa la metà dei contatti sociali registrati in epoca pre-pandemia. Senza vaccini ciò sarebbe stato possibile solo per un terzo dei contatti sociali. Inoltre, il vaccino ha interamente compensato l’effetto negativo della diffusione della variante Delta a luglio, controbilanciato dalla vaccinazione nei mesi di luglio e agosto. Tuttavia, secondo i ricercatori, la diffusione globale della variante Delta, altamente trasmissibile, ha probabilmente soppresso le possibilità residue di eliminazione del covid attraverso la sola immunità di gregge. L’analisi è giunta alla conclusione che si può raggiungere un completo ritorno alla vita pre-pandemia in sicurezza a condizione di raggiungere una copertura del 90% della popolazione, compresi i bimbi dai 5 anni in poi, utilizzando vaccini mRNA. In ogni caso, l’aumento della copertura vaccinale consentirà ulteriori margini di riapertura della società anche in assenza di un vaccino pediatrico.

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