La Cisl agrigentina, tramite i dirigenti Emanuele Gallo, Paolo Ottaviano ed Emanuele Piranio, sostiene e rilancia il progetto del rigassificatore a Porto Empedocle. E spiega perché: “Il costo dell’energia è ormai insostenibile. Aumenti superiori al 500% per il gas naturale e del 400% per il costo dell’energia sono un attentato alla stabilità economica di imprese e famiglie. Circa 10 anni addietro avrebbe dovuto essere costruito il rigassificatore Enel. L’opera è naufragata per l’opposizione locale, in particolare del Comune di Agrigento. L’emergenza attuale impone di superare immotivate resistenze e permettere la costruzione dell’impianto che è subito cantierabile. Sono in ballo ingenti investimenti, posti di lavoro, benefici economici futuri sul costo delle bollette nonché la certezza di avere stabilità nella fornitura del gas. Oggi non vi sono più impedimenti perché il progetto ha tutte le autorizzazioni. E’ superfluo aggiungere che il progetto Enel avrebbe la virtuosa conseguenza di riqualificare l’area portuale empedoclina. Tra diretto e indotto è stimato l’impiego di circa 500 unità per tutta la durata della costruzione, a cui si aggiungerebbero altri 100 lavoratori specializzati nella gestione e manutenzione dell’impianto. L’iniziativa dell’Enel potrebbe inoltre avere un ulteriore sbocco industriale creando la catena del freddo, fondamentale per lo sviluppo del comparto del surgelato e della conservazione del pescato. E’ il momento delle scelte che sono a portata di mano. Con l’indugio non si fa il bene della collettività”.