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“Regionali”, Armao e il Terzo Polo

Il candidato alla presidenza della Regione, Gaetano Armao, presenta programma e priorità di governo. Gli interventi anche di Calenda e di Gelmini.

Il candidato alla presidenza della Regione del Terzo Polo Azione Calenda e Italia Viva Renzi, Gaetano Armao, interviene nel merito dell’andamento della campagna elettorale al rush finale verso il voto del 25 settembre. E rilancia i principi etici: “Il tema della legalità e del contrasto alla mafia è prioritario. Ma in questa campagna elettorale c’è un silenzio assordante”. E poi, sui dettagli tecnici del suo programma: “Bisogna mettere mano ad alcune patologie siciliane, a cominciare dalla modifica dello Statuto per eliminare il voto segreto che dà solo stura a una pratica infame”. E alla presentazione degli intenti amministrativi di Armao è intervenuto in video collegamento anche Calenda: “Siamo in un momento in cui tutti si dicono pronti a governare ma in realtà non lo è nessuno. La coalizione a sinistra non fa alleanze nemmeno con chi li appoggia. E a destra Berlusconi e Salvini voterebbero un governo Marco Rizzo pur di non votare un governo Meloni”. E poi, in riferimento alle dinamiche siciliane: “Il risultato di Gaetano Armao sarà l’assoluta sorpresa di queste elezioni in Sicilia cosi come il nostro lo sarà a livello nazionale. Non esiste il voto contro, siamo tutti cittadini italiani, siamo insieme sulla stessa barca con molte falle che dobbiamo riparare insieme. Questo Paese non va solo ben governato ma va profondamente riappacificato”. E Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, ha aggiunto: “Spesso l’Autonomia siciliana è stata usata non nell’interesse della Sicilia. Troppe volte mi è capitato di impugnare leggi che erano palesemente incostituzionali e senza copertura, approvate dal parlamento regionale solo per acchiappare qualche voto. Armao mi chiamava per dire che questa legge o quella legge non erano coperte o generavano debito. Credo che ci sia bisogno di persone così”. Poi Armao si sofferma su ciò che differenzierebbe la sua candidatura dalle altre: “L’hanno detto a livello nazionale sia Calenda che Renzi e lo ripetiamo anche noi in Sicilia. Noi non siamo come i Cinque Stelle che dicevano che non si sarebbero alleati con nessuno e si sono alleati con tutti. Abbiamo una posizione molto più concreta e seria, nel senso che se ci sono proposte, da qualsiasi soggetto arriveranno, ci confronteremo con libertà e serietà purché sia chiara una cosa: il gruppo di pre-potere che ha cercato in questi anni di condizionare il governo senza riuscirci, e ha defenestrato quel galantuomo di Nello Musumeci, con noi non avrà nulla a che vedere”. E poi in prospettiva conclude: “Il Terzo Polo, che raggruppa la lista Azione con Calenda e Italia Viva di Renzi, si propone a Roma e in Sicilia come l’ago della bilancia, la forza di equilibrio tra due schieramenti che sembrano sempre più andare a gambe all’aria, con conflitti interni e litigiosità. Basti pensare a quello che è successo a sinistra con le primarie fatte insieme da Pd e Cinque Stelle e poi la lite, e nel centrodestra con uno stato permanente di litigiosità”.

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