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“Regionali”, meno quattro

Poco meno di quattro giorni prima del sabato del silenzio elettorale precedente al voto del 25 settembre, ed è ancora ricerca serrata del consenso da parte dei candidati alla presidenza della Regione.

Poco meno di quattro giorni prima del sabato del silenzio elettorale precedente al voto del 25 settembre, ed è ancora ricerca serrata del consenso da parte dei candidati alla presidenza della Regione. Il candidato governatore del centrodestra, Renato Schifani, ha ritenuto opportuno e utile ribadire l’impegno a favore delle infrastrutture strategiche necessarie per il rilancio viario dell’isola e quindi degli scambi economici e dell’indotto turistico. A tal proposito Schifani ha promesso massima attenzione anche all’aeroporto di Comiso: “E’ una opportunità che non possiamo farci sfuggire. Nella zona abbiamo un polo produttivo di eccellenza internazionale e quest’aerostazione, oltre ad essere rilanciata per il trasporto civile, deve essere utile anche per attività nell’ambito dei cargo che possano consentire un veloce trasporto delle merci all’estero. Siamo in una terra operosa, una delle zone più sviluppate dei settori agricolo, caseario, avicolo e zootecnico. Dobbiamo aiutare le nostre aziende che producono lavoro non soltanto a snellire la burocrazia ma anche ad assicurare che le produzioni possano competere nell’attività dell’export”. E poi, il candidato presidente della Regione, Cateno De Luca, tra l’altro è intervenuto sul reddito di cittadinanza: “E’ una misura condivisibile nella sua essenza, ma nelle azioni di sviluppo è diventata una patologia. Stiamo dando questi soldi alla gente per non lavorare. Allora, diamo questi soldi per dargli una prospettiva. Nessuno ha spiegato cosa devono fare queste 700.000 persone e per quanto tempo lo Stato si potrà permettere di spendere 10 miliardi l’anno per una misura senza sbocco. Ci troviamo in una situazione nella quale le imprese non riescono a trovare manodopera e, quando ci riescono, ha dei costi esorbitanti. La mia proposta è quella di trasformare il reddito di cittadinanza in un reddito d’inserimento, ovvero diamo questi soldi al lavoratore e gli aggiungiamo il doppio, attraverso il contributo dell’impresa, che andrà incontro ad una de-tassazione. Facciamo uscire dalla povertà queste persone. Nessuno può portare avanti una famiglia con 600-700 euro. Così riusciamo a dare una risposta alla cittadinanza e al mondo delle imprese”. E l’ex ministro per il Sud, Peppe Provenzano, a sostegno della candidata presidente, Caterina Chinnici, ha sottolineato: “Da ministro ho fatto alcune misure straordinarie di cui si parlava da 30 anni, e non si erano mai fatte, tipo la de- contribuzione per il Sud che io ho chiamato fiscalità di vantaggio per il lavoro, e che tagliava per tutte le imprese il 30% dei contributi previdenziali. Adesso, come Partito Democratico, abbiamo lanciato una proposta per assumere nella pubblica amministrazione meridionale, in questi anni, 300.000 giovani laureati qualificati, per evitare che se ne vadano, perché sono una ricchezza fondamentale per il nostro territorio”. E poi, il candidato del Terzo Polo Azione – Italia Viva, Gaetano Armao: “Ci rivolgiamo a coloro che vivono la società siciliana, in prima linea, volendo interpretare le speranze ed i problemi dei cittadini, delle nostre imprese, dei professionisti, degli operatori economici, ma soprattutto di chi più soffre gli effetti e le contraddizioni di questa complessa fase economica, ancor più per la Sicilia i cui problemi e le prospettive vanno presi sul serio, con competenza e professionalità”.

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