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Governo Schifani, iniziano le consultazioni

Da oggi il presidente della Regione, Renato Schifani, inizia le consultazioni dei partiti della coalizione per la formazione del nuovo governo. I papabili assessori.

Renato Schifani ha incontrato Berlusconi ad Arcore. Il Cavaliere gli ha assicurato il massimo sostegno in Sicilia da parte del governo nazionale. Poi è rientrato a Palermo. E da oggi inizia le consultazioni per formare il governo regionale. Il primo partito a essere ricevuto è Forza Italia, con gli 11 deputati eletti, e la delegazione di assessori e deputati uscenti. Poi sarà il turno degli altri. Non vi è fretta. Schifani ha più o meno un mese di tempo a disposizione allorchè l’Assemblea Regionale si insedierà ai primi di novembre. La giunta Schifani comprenderà per intero la coalizione vittoriosa: quindi, oltre Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, anche la Democrazia Cristiana di Cuffaro e gli Autonomisti di Lombardo, che hanno 5 seggi a testa. Prima del voto è stato ipotizzato il modulo 4 – 4 – 2 – 1 – 1, ovvero sui 12 assessorati: 4 ciascuno a Fratelli d’Italia e Forza Italia, 2 alla Lega e uno ciascuno alle forze politiche non nazionali, Cuffaro e Lombardo. Adesso, dopo il voto, poichè Cuffaro e Lombardo hanno ottenuto pressoché tanti voti quanti quelli della Lega, il modulo che dovrebbe essere adottato è il 3 – 3 – 2 – 2 – 2, ovvero: 3 ciascuno a Fratelli d’Italia e Forza Italia, e 2 ciascuno a Lega, Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro. Poi, altro modulo: Forza Italia ha il presidente della Regione, Fratelli d’Italia avrà la presidenza dell’Assemblea Regionale, e la Lega la vice presidenza. I papabili presidenti dell’Assemblea di Fratelli d’Italia sono il palermitano Alessandro Aricò e il catanese Gaetano Galvagno. Favorito è Galvagno, per evitare che le prime due cariche, ossia il presidente della giunta e il presidente dell’Assemblea, coincidano nella stessa città di Palermo. Se così sarà, ad Aricò, assessore uscente, sarà riconfermato un assessorato pesante, insieme all’agrigentina Giusy Savarino e al ragusano Giorgio Assenza. Per Forza Italia un nome sicuro sarebbe Michele Mancuso. Poi un altro all’area degli ex “Sicilia Futura” di Edy Tamajo, il più votato in Sicilia. E poi, per l’assessorato alla Sanità, Miccichè punterebbe su Daniela Faraoni, attualmente manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Invece, secondo indiscrezioni, a Schifani come assessore alla Sanità sarebbe gradito Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, o Francesco Cascio, primo dei non eletti a Palermo. In lista d’attesa vi sarebbe anche Stefania Prestigiacomo, non eletta al Senato. Per la Lega i potenziali assessori sono Luca Sammartino, rivendicato anche come vice di Schifani, e poi Orazio Ragusa, candidato deputato non eletto. Cuffaro inseguirebbe l’assessorato all’Agricoltura, da assegnare alla neo-deputata palermitana Nunzia Albano, oppure a Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, molto votato il 25 settembre. Raffaele Lombardo sarebbe propenso a scegliere il messinese Luigi Genovese, decisivo per il raggiungimento del 5% regionale, oppure il deputato catanese non rieletto Pippo Compagnone.