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Inchiesta “Vella”, annullata l’ordinanza per il funzionario regionale co – indagato

Il Tribunale del Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare imposta al funzionario regionale co-indagato per presunta corruzione con l’imprenditore agrigentino Sergio Vella.

Secondo i giudici del tribunale del Riesame di Palermo, presieduto da Simona Maida, gli investimenti dell’imprenditore agrigentino Sergio Vella nella società di intermediazione finanziaria del figlio del funzionario regionale co-indagato di Vella non sono tangenti dissimulate, non sono il prezzo della corruzione pagato affinchè il funzionario della Regione, anche all’assessorato con delega ai rifiuti, favorisse Vella nella concessione di autorizzazioni ambientali. E quindi i magistrati preposti alla valutazione delle misure cautelari in secondo grado hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare con obbligo di dimora convalidata in primo grado dal Giudice per le indagini preliminari a carico del funzionario regionale, accogliendo la tesi del suo difensore, l’avvocato Vincenzo Lo Re, che spiega: “Abbiamo dimostrato la remuneratività degli investimenti effettuati non soltanto da Sergio Vella ma anche da numerosi imprenditori piemontesi e lombardi che avevano investito più di Vella. Anche una collega d’ufficio del funzionario regionale aveva guadagnato più del 10%. Non esiste alcun patto corruttivo tra il funzionario regionale e Sergio Vella. E dunque non si trattava di tangenti dissimulate, connesse all’attività d’ufficio del funzionario. Peraltro, quando la società del figlio del funzionario regionale è stata messa in liquidazione (per crearne una più grossa) gli investimenti sono stati restituiti a tutti i soci, compreso Vella” – conclude Lo Re.

Sergio Vella
La prossima settimana i giudici del Riesame valuteranno la misura cautelare imposta a Sergio Vella lo scorso 18 novembre dell’interdizione dall’esercizio di attività di impresa per un anno. Lo scorso 23 novembre, in occasione del rituale interrogatorio di garanzia, Vella, titolare della società di smaltimento rifiuti “Seap”, è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia. Il suo difensore, l’avvocato Nicola Grillo, ha poi dichiarato: “Il mio assistito ha fornito tutte le spiegazioni oggettive del caso. I fatti sono del tutto leciti ma sono stati male interpretati. Confidiamo in una revoca del provvedimento da parte del Gip, in caso contrario lo impugneremo al tribunale del Riesame. Vella ha spiegato i rapporti con il funzionario regionale. E’ stata una spiegazione oggettiva dei fatti che sono stati travisati”. Poi è stato l’avvocato Vincenzo Lo Re ad intervenire dopo l’interrogatorio di garanzia del funzionario regionale. Così: “Non esiste alcun patto corruttivo tra il funzionario regionale e Vella. Nella stessa misura cautelare si riconosce che nei provvedimenti emessi per le società del gruppo Vella non è stata riscontrata alcuna illegittimità. Il funzionario regionale ha partecipato unitamente a numerosi altri funzionari regionali e spesso in conferenza di servizio con Enti e Comuni, che hanno sempre espresso parere favorevole”. E poi, in riferimento ai soldi, circa un milione di euro, investiti da Sergio Vella nelle società di trading finanziario del figlio del funzionario regionale, l’avvocato Lo Re ha aggiunto: “Per quanto concerne la volontà di Vella (e di numerosi altri soggetti e società che nessun rapporto avevano ed hanno con l’assessorato) di investire nelle società finanziarie del figlio del funzionario regionale, il grado di soddisfazione e la sua libera scelta si evincono da numerosi documenti che stiamo raccogliendo in questi giorni, uno dei quali è la chat integrale tra Vella e il figlio del funzionario”. E l’avvocato Lo Re ha diffuso uno dei messaggi in cui Vella, rivolgendosi al figlio del funzionario regionale, propone investimenti anche da parte della sorella e di un amico. Scrive Vella: “Buonasera, fine settimana prossima al nostro rientro da Linosa, come da intese, attiviamo l’investimento dei 300mila Seap, 100mila Lina e altri 100mila di un mio amico. Contestualmente i 300mila euro investiti su Sella vorrei disinvestirli e reinvestirli sempre con loro ma, stavolta, su tua indicazione. Restiamo che ci aggiorniamo prossimo fine settimana?”. E il figlio del funzionario regionale risponde: “Caro Sergio, va benissimo! Io ho già predisposto tutto. Ci aggiorniamo prossimo fine settimana”. Se 1 più 1 è 2, allora molto ma molto probabilmente sarà annullata dai giudici del Riesame anche la misura cautelare a carico di Vella. Ovviamente la Procura di Palermo ha facoltà di ricorrere in Cassazione.

Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it

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