Il Tribunale del Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare imposta al funzionario regionale co-indagato per presunta corruzione con l’imprenditore agrigentino Sergio Vella.
Secondo i giudici del tribunale del Riesame di Palermo, presieduto da Simona Maida, gli investimenti dell’imprenditore agrigentino Sergio Vella nella società di intermediazione finanziaria del figlio del funzionario regionale co-indagato di Vella non sono tangenti dissimulate, non sono il prezzo della corruzione pagato affinchè il funzionario della Regione, anche all’assessorato con delega ai rifiuti, favorisse Vella nella concessione di autorizzazioni ambientali. E quindi i magistrati preposti alla valutazione delle misure cautelari in secondo grado hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare con obbligo di dimora convalidata in primo grado dal Giudice per le indagini preliminari a carico del funzionario regionale, accogliendo la tesi del suo difensore, l’avvocato Vincenzo Lo Re, che spiega: “Abbiamo dimostrato la remuneratività degli investimenti effettuati non soltanto da Sergio Vella ma anche da numerosi imprenditori piemontesi e lombardi che avevano investito più di Vella. Anche una collega d’ufficio del funzionario regionale aveva guadagnato più del 10%. Non esiste alcun patto corruttivo tra il funzionario regionale e Sergio Vella. E dunque non si trattava di tangenti dissimulate, connesse all’attività d’ufficio del funzionario. Peraltro, quando la società del figlio del funzionario regionale è stata messa in liquidazione (per crearne una più grossa) gli investimenti sono stati restituiti a tutti i soci, compreso Vella” – conclude Lo Re. Scrive Vella: “Buonasera, fine settimana prossima al nostro rientro da Linosa, come da intese, attiviamo l’investimento dei 300mila Seap, 100mila Lina e altri 100mila di un mio amico. Contestualmente i 300mila euro investiti su Sella vorrei disinvestirli e reinvestirli sempre con loro ma, stavolta, su tua indicazione. Restiamo che ci aggiorniamo prossimo fine settimana?”. E il figlio del funzionario regionale risponde: “Caro Sergio, va benissimo! Io ho già predisposto tutto. Ci aggiorniamo prossimo fine settimana”. Se 1 più 1 è 2, allora molto ma molto probabilmente sarà annullata dai giudici del Riesame anche la misura cautelare a carico di Vella. Ovviamente la Procura di Palermo ha facoltà di ricorrere in Cassazione.