“Tutte le parole che possiamo spendere oggi non sono importanti quanto le parole stesse della musica..” così dice Dario Lo Cicero prima dell’evento dove il Conservatorio Alessandro Scarlatti Palermo accoglie un suo figlio per farlo rinascere.
Questo grazie all’apertura al nuovo, specie dei grandi compositori siciliani, che contraddistingue l’attività del compositore Giuseppe La Rosa, il quale fa parlare appunto la sua musica nell’impresa, mai tentata finora, di elaborare temi lizziani.
Significativa l’apertura del direttore Mauro Visconti il quale s’impegna a recuperare un percorso che doveva essere iniziato prima: “Ho voluto coinvolgere dei giovani talenti della provincia Agrigentina che ,a differenza di altri che li hanno preceduti, non arretrano davanti la possibilità di accostarsi ad una musica nuova e soprattutto figlia della nostra terra. Giovanni Gallo ( studente di composizione a Palermo), Alida Capobianco e Alessio Francolino (allievi laureati al Toscanini di Ribera) , hanno dimostrato coraggio e maturità”.
L’ex alunno di Lizzi Giuseppe Di Salvo ha distribuito una pubblicazione su Pantea durante il suo accorato intervento .
Impeccabile la supervisione della Professoressa Rosa Alba Gambino, molto soddisfatta dell’iniziativa.
Impeccabile, l’esecuzione al pianoforte della musicista agrigentina Rita Capodicasa, protagonista della serata palermitana.