La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che ha assolto gli imputati, condannati in primo grado, per la morte di 39 operai che sarebbero deceduti per avere respirato fibre d’amianto durante il loro lavoro nello stabilimento di Fincantieri a Palermo. Sarà celebrato pertanto un secondo processo di secondo grado innanzi ad altra sezione di Corte d’Appello. Gli imputati, dirigenti Fincantieri, Giuseppe Cortesi e Antonio Cipponeri, avrebbero cagionato la morte di 39 operai e lesioni gravi ad altri 11, non avendo adottato alcuna forma di protezione per evitare ai propri dipendenti l’inalazione di polveri di amianto, materiale estremamente pericoloso per la salute umana, utilizzato a Palermo nelle lavorazioni di riparazione e trasformazione navale. Il segretario Cgil Fiom, Francesco Foti, commenta: “Anche questa volta è stata fatta giustizia. I lavoratori purtroppo non torneranno più in vita ma oggi è stata data ragione a tutte queste morti e anche al sindacato, da sempre in prima linea in questa dura battaglia”.