Agrigento, Villaggio Mosè, la sparatoria innanzi alla concessionaria d’auto Zambuto: l’omicidio di Roberto Di Falco non è imputabile ad Angelo Di Falco, Calogero Zarbo e Domenico Avanzato, quale vittima diversa rispetto a quella designata, ossia Calogero Zambuto. Ecco in sintesi la decisione adottata dal Tribunale del Riesame di Palermo, che, decidendo in sede di rinvio sulla sentenza di accoglimento del ricorso proposto dal pubblico ministero Gaspare Bentivegna, ha annullato la custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati, in accoglimento della tesi difensiva prospettata dal collegio difensivo composto dagli avvocati Santo Lucia, Giovanni Castronovo, Antonino Ragusa, Antonio Impellizzeri e Giuseppe Barba. Al momento Di Falco, Zarbo e Avanzato sono ancora detenuti poiché indiziati in concorso di tentato omicidio e porto e detenzione di arma da fuoco. A seguito di conclusione delle indagini, le difese, dopo l’attento esame degli atti processuali, sono impegnate a valutare l’opportunità di sottoporre i propri assistiti ad interrogatorio di garanzia al fine di consentire loro di chiarire la complessa vicenda processuale.