I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Mazzara, hanno condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 24.500 euro, l’ex impiegato del Comune di Ravanusa Mario Seggio, 59 anni, arrestato dai Carabinieri nel 2019 sorpreso ad intascare i soldi delle carte di identità elettroniche dei cittadini. Gli si contesta il reato di peculato. Seggio ne avrebbe ricavato circa 30.000 euro. Il Comune di Ravanusa si è costituito parte civile tramite l’avvocato Carmelo Pitrola. Le indagini sono state avviate a seguito del riscontro di una sproporzione tra il numero di carte di identità emesse e i soldi depositati in cassa. I Carabinieri della Compagnia di Licata hanno così piazzato microspie e telecamere nell’ufficio, svelando quanto accaduto. Ed è stata organizzata l’irruzione al momento di una consegna di denaro contante da parte di un utente a Seggio.