Interventi di manutenzione straordinaria a beneficio degli invasi Scanzano e Lago Arancio, tra le province di Palermo e Agrigento. I dettagli.
Ancora interventi, pianificati dalla cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, al fine di rendere più efficienti le infrastrutture. Più acqua è convogliata nell’invaso palermitano di Scanzano e nella condotta agrigentina Landro – Lago Arancio. E ciò tramite un lavoro di manutenzione degli impianti, per evitare perdite d’acqua e destinarne di più ad usi potabili e irrigui. In particolare, tramite lavori di pulizia lungo i corsi dei fiumi e il ripristino delle traverse ad opera degli uffici del Genio civile di Palermo e Agrigento, che sono i soggetti attuatori degli interventi approvati dalla cabina di regia, è stato possibile garantire un maggiore approvvigionamento idrico potabile al sistema provinciale di Palermo ed evitare sversamenti in mare nel territorio agrigentino, rendendo a disposizione del Consorzio di bonifica acqua per l’irrigazione delle campagne. Ancora più nel dettaglio, a beneficio dello Scanzano, nel Palermitano, sono stati effettuati interventi di pulizia, per un milione di euro, del canale allacciante dalla traversa “Catagnano”, nel territorio di Monreale. Le attività di svuotamento e pulizia dai detriti sono già state completate a dicembre 2024. Adesso è in corso il ripristino strutturale di alcuni tratti del canale, e lo scorso gennaio sono stati convogliati maggiori quantitativi d’acqua all’invaso Scanzano, grazie alle piogge della stagione invernale. Nell’Agrigentino, i lavori di ripristino della traversa Landro, per la riattivazione del sistema di adduzione del lago Arancio, sono stati avviati lo scorso gennaio e si concluderanno a maggio, ma sono stati già completati per l’80 per cento. Si tratta di interventi per 320 mila euro. Ad oggi sono stati ripristinati i meccanismi idraulici, effettuata la pulizia di alcuni tratti dei torrenti Landro, San Giacomo e dei Mulini, e sono state effettuate riparazioni di diversi tratti della condotta. E’ stato così possibile immettere acqua per circa 200 litri al secondo, evitando che defluisse verso il mare.