Oggi, giovedì 29 maggio i lavoratori e le lavoratrici di e-distribuzione Hanno incrociato le braccia per due ore anche nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, in adesione al secondo sciopero nazionale indetto da FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL. La protesta è diretta contro l’introduzione di un nuovo modello organizzativo e di orario che, a detta delle Organizzazioni Sindacali, ha generato solo “confusione, malcontento e nessun miglioramento della produttività”.
La decisione di proclamare lo sciopero nasce da un profondo malcontento, causato dall’applicazione del nuovo orario che ha “messo a nudo le contraddizioni aziendali”, cambiando le regole in corsa su reperibilità, riposi e sostituzioni. Nonostante l’azienda sbandieri la sperimentazione come un “grande successo”, le Segreterie Nazionali, Regionali e Territoriali denunciano un “caos” generalizzato e un “arretramento culturale” all’interno dell’azienda.
Lo sciopero ha interessato il personale con orario sfalsato dalle 7 alle 9 (mattino) e dalle 13:24 alle 15:24 (pomeridiano), mentre per il personale con orario tradizionale l’astensione dal lavoro sarà dalle 8 alle 10. Durante lo sciopero, nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, sono stati organizzati dei presidi davanti le sedi dei Blue Team nelle seguenti località: Agrigento, Sciacca, Canicattì, Licata, Caltanissetta, Gela, Enna e Piazza Armerina. La mobilitazione mira a dare una “risposta corale” a un’azienda che, secondo i sindacati, “pensa di poter disporre della vita delle persone, anche in assenza di risultati sulla produttività aziendale”.
La situazione è drammatica e in rapido deterioramento: la vertenza in corso ha svelato una carenza intollerabile negli organici degli operativi e dei Blue Team, veri e propri pilastri per la gestione e la manutenzione della rete elettrica, già al limite del collasso. L’introduzione scellerata dell’orario “sfasciato”, lungi dal raddoppiare la capacità operativa, sta letteralmente disintegrando l’intera organizzazione, infliggendo uno stress parossistico e compromettendo irrimediabilmente l’efficienza e la qualità del servizio, con inquietanti ricadute sulla sicurezza sul lavoro. Con l’incubo dell’estate ormai alle porte, i territori delle tre province e le attività produttive si troveranno, come ogni anno, a fronteggiare una escalation di emergenze che non potrà che precipitare nel baratro, e sia ben chiaro: la colpa di questi disservizi catastrofici non potrà in alcun modo ricadere sugli operativi e sui Capi Blue Team, già piegati da pressioni insostenibili e ritmi di lavoro esasperanti!
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali denunciano inoltre “pressioni a tutto campo” sui responsabili di ogni livello per convincerli a non scioperare, con dirigenti aziendali che manifestano il loro “fastidio verso chi fa sciopero”. Nonostante ciò, i sindacati ribadiscono che i lavoratori stanno mantenendo un “giusto atteggiamento” di rispetto totale delle regole aziendali, rifiutando però di dare disponibilità non obbligatorie.
FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL invitano tutti i lavoratori di e-distribuzione delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna a partecipare allo sciopero, sottolineando che non si tratta solo di solidarietà, ma di “difendere tutti” di fronte a un modello aziendale che ha abbandonato le corrette relazioni industriali, adottando inutili azioni, come ad esempio l’eliminazione della flessibilità per gli operativi, oppure l’essere l’unica multinazionale che non ha un accordo sullo Smart Working e che sta “stravolgendo la vita a migliaia di lavoratori”. L’obiettivo è spingere l’azienda a “tornare indietro” e a ristabilire un clima aziendale dignitoso e rispettoso dei diritti dei lavoratori.