La Corte d’Appello sezione Lavoro di Palermo, ribaltando la sentenza di primo grado, ha riconosciuto la rendita agli eredi di un professore dell’Istituto Vittorio Emanuele III, morto a Palermo vittima del covid il 17 novembre del 2020 dopo otto giorni di ricovero all’ospedale Cervello. Nel 2020, anno in cui è esplosa la pandemia, il docente, dopo qualche mese lontano dalle aule, è rientrato in classe con i suoi alunni. Il 9 novembre ha eseguito il tampone, è risultato positivo ed è stato ricoverato in ospedale dove è deceduto. La moglie e le figlie, oggi maggiorenni, hanno chiesto il riconoscimento della rendita in quanto eredi, ma l’Inail ha rigettato la domanda costringendo la famiglia, assistita dall’avvocato Alessandro Duca, a ricorrere al giudice il quale adesso ha riconosciuto che il contagio è avvenuto a scuola e dunque il decesso è un infortunio sul lavoro. Rendita accordata.