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“Aurora”, i tanti perché

Ancora irrisolto il giallo della morte dell’hostess palermitana Aurora Maniscalco a Vienna. I tanti perché sollevati dai familiari e dal loro legale.

La Polizia austriaca dubita poco: l’hostess palermitana Aurora Maniscalco, 24 anni, da tre anni in Austria, a lavoro con la compagnia “Lauda Air”, la notte dello scorso 21 giugno si è suicidata lanciandosi dal terzo piano del residence condiviso con il fidanzato a Vienna. La famiglia di lei invece non crede all’ipotesi del suicidio, e ripete: “Aurora non era depressa”. Il fidanzato, Elio Bargione, 27 anni, ha testimoniato: “Abbiamo avuto una discussione animata e poi all’improvviso lei ha detto: ‘Mi butto’. Ho provato a fermarla, ma non ho fatto in tempo”. Gli esami tossicologici sulla ragazza sono risultati negativi. Bargione, assistente di volo in un’altra compagnia e musicista jazz, ha telefonato per l’ambulanza e poi ha avvertito i genitori di lei, ma soltanto 7 ore dopo. I familiari di Aurora interrogano: “Perché ha atteso così tanto? E perché nel profilo WhatsApp di Aurora non vi è più la sua foto né l’ultimo accesso? Perché la casa non è stata sequestrata? Perché nessuno ha analizzato il cellulare e gli altri dispositivi che ha usato?”. Il difensore dei familiari, l’avvocato Alberto Raffadale, spiega: “Negli esposti abbiamo evidenziato che il giovane fidanzato ha chiamato la famiglia dopo sette ore e che i primi ad arrivare a Vienna sono stati i suoi familiari. L’appartamento, invece di essere sequestrato, è stato lasciato in uso a lui, e anche i suoi genitori sono andati a vivere lì. Cosa è accaduto lì dentro ancora non lo sappiamo. Non vogliamo puntare il dito, ma su questa vicenda riteniamo legittimamente che ci siano aspetti da chiarire”. Il padre di Aurora, Francesco Paolo, ripete: “Nel telefono c’è la prova che le è accaduto qualcosa: nel profilo WhatsApp non c’è più la sua foto, e anche i suoi profili social sono stati cancellati. Chi l’aveva spinta a farlo?”. La zia, Ninfa Maniscalco, racconta: “Ho visto Aurora un mese fa ed era tranquilla. Era una ragazza che amava la vita, girava il mondo, era felice di lavorare. Aurora faceva tanti progetti di lavoro, per questo voleva iscriversi a un corso di tedesco. Però, so che litigava spesso col fidanzato”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it