Per almeno cinque anni, dal 2019 al 2023, l’Azienda sanitaria provinciale di Messina ha erogato le indennità, spettanti ai disabili gravissimi, a persone già decedute da parecchio tempo, per un totale di quasi 1,9 milioni di euro. Così ha scoperto la stessa Azienda. Corte dei conti e Collegio sindacale hanno espresso riserve sull’affidabilità del sistema di controllo interno, rilevando una grave carenza che potrebbe configurare danno all’Erario. L’Azienda sanitaria si è giustificata spiegando che l’erogazione dell’indennità a persone morte è avvenuta a causa di un ritardo o dell’assenza della comunicazione della morte del paziente avente diritto. Sono in corso di definizione tutti i procedimenti amministrativi finalizzati al recupero delle somme, allegando i report predisposti: dalle attività di verifica è emerso, al 16 settembre 2024, un totale non dovuto mai versato pari a 1.867.593 euro, di cui 970.463 euro recuperati e 897.129 euro da recuperare.