Tra i rifornimenti per gli autobottisti, riserve idriche e infrastrutture: confronto tra le parti in causa in Prefettura ad Agrigento.
E’ stato il primo vertice a contenuto “idrico” dell’estate 2025 ad Agrigento. Le parti in causa si sono radunate in Prefettura al cospetto del prefetto, Salvatore Caccamo. Martedì scorso a Monserrato, frazione a sud ovest della città, hanno protestato gli autobottisti privati, perché ritengono intollerabili i tempi d’attesa di rifornimento allorchè vi è un solo punto di approvvigionamento. Ieri, innanzi alla sede dell’Aica, nella zona industriale, hanno ancora manifestato gli autobottisti, ed è stato preventivato quanto meno un aumento dei bocchettoni, garantendo un approvvigionamento simultaneo di più autobotti, attingendo dalla stessa fonte unica. Nel frattempo, anche sul tavolo prefettizio di oggi sono state poste altre questioni incombenti, legate alle difficoltà logistiche di prenotazione del servizio autobotti da parte dei cittadini, e la non praticabilità del rifornimento con autobotti ai cittadini che non sono dotati di regolare contratto idrico, magari perché risiedono in zone periferiche, in campagna, dove manca la condotta idrica. Gli addetti ai lavori hanno assicurato massima attenzione e vigilanza sull’andamento delle opere per la ricostruzione e ottimizzazione della rete idrica. E, ancora nel frattempo, il governo nazionale ha destinato 21 milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani: 10 per il 2025, e 11 milioni per il 2026. Gli impianti si prevede che siano attivati nelle prossime settimane. Il presidente Schifani ha sollecitato il finanziamento, e adesso plaude alla proficua sinergia tra i governi nazionale e regionale, e il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua. Ogni impianto fornirà circa 500 litri di acqua al secondo, per un fabbisogno di più o meno 200.000 abitanti.