L’Area progressista di Agrigento, tramite il portavoce Nuccio Dispenza, interviene a seguito della conferma da parte della Corte dei Conti delle criticità gestionali riscontrate per “Agrigento capitale italiana della cultura 2025”. Dispenza afferma: “Bocciati a Roma come ad Agrigento. Dopo aver bocciato il progetto salviniano del Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti in Sicilia ha rivoltato come un calzino il disastroso progetto di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, e lo ha inchiodato alle sue responsabilità. Non ci sono più parole per definire i responsabili di questa debacle. La parola ultima e decisiva l’avranno in primavera gli agrigentini. In democrazia tocca a loro il verdetto finale.”