La Procura di Termini Imerese ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a sei indagati e a due società, tra cui l’Amap, la municipalizzata che gestisce la rete idrica a Palermo, per la morte dei 5 operai deceduti il 6 maggio scorso a Casteldaccia durante dei lavori ad un impianto fognario. I sei inquisiti, tra dirigenti e dipendenti Amap e imprenditori, sono: Nicolò Di Salvo, Gaetano Rotolo, Salvatore Rappa, Sergio Agati, Girolamo Costa, Wanda Ilarda e, oltre all’Amap, l’impresa Quadrifoglio Group srl. A tutti si contesta l’ omicidio colposo plurimo. Archiviata invece la posizione dell’ingegnere Giovanni Anselmo e della Tek Infrastrutture, difesi dall’avvocato Mario Bellavista. Gli indagati non avrebbero verificato l’idoneità tecnica delle imprese affidatarie e il possesso delle competenze e delle informazioni di sicurezza. Non sarebbe stato inoltre redatto il piano di sicurezza, non nominando un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione. E poi anche aver sottovalutato il documento di valutazione dei rischi dell’Amap, che avrebbe dovuto imporre l’uso dell’autorespiratore e del rilevatore multi-gas.