La Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna a due anni di reclusione per associazione mafiosa inflitta all’imprenditore, già “Re dei supermercati”, Sebastiano Scuto. L’ipotesi di reato è stata dichiarata prescritta. I difensori, gli avvocati Giovanni Grasso e Franco Coppi, commentano: “Si chiude così dopo ventotto anni un lungo iter giudiziario che ha comportato gravi sofferenze a Sebastiano Scuto e consistenti danni alle sue aziende. Adesso si apre una nuova fase della vicenda giudiziaria perché la difesa si ripromette, attraverso l’uso del giudizio di revisione e il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, di pervenire alla definitiva proclamazione dell’innocenza di Sebastiano Scuto che è stato solo una vittima delle intimidazioni del clan mafioso dei Laudani.”