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Sicilia, circolare su sanatorie edilizie

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La Regione Sicilia interviene nel tormentato e disordinato settore degli abusi edilizi e delle sanatorie nell’Isola, tentando, tramite una circolare dell’assessorato regionale a Territorio e Ambiente, annunciata come utile e di ampio rilievo, di sciogliere alcuni dei tanti nodi urbanistici ricorrenti da decenni in Sicilia. Infatti, è semaforo verde alle domande per la sanatoria edilizia in Sicilia risalenti al periodo antecedente al 2004. Il provvedimento comprende gli immobili costruiti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico. Più nel dettaglio, saranno recuperate le domande di regolarizzazione presentate prima del 30 aprile 2004, al fine di sanare gli edifici costruiti con una concessione edilizia ritenuta irregolare perché rilasciata dal Comune di competenza senza la preventiva e obbligatoria acquisizione del nulla osta delle Soprintendenze ai beni culturali e ambientali, e quindi in violazione delle norme sul rispetto del vincolo paesaggistico imposto nella zona di costruzione. Mimmo Fazio, deputato del gruppo Misto all’Assemblea regionale, tra gli sponsor dell’iniziativa, spiega: “Si tratta di migliaia di case divenute abusive solo per un equivoco commesso dai Comuni quando hanno rilasciato le concessioni edilizie. In quegli anni, infatti, non era ancora chiaro se la legge che ha imposto il preventivo parere delle Soprintendenze si applicasse anche in Sicilia.” Dunque, le domande di sanatoria giacenti fino al 29 aprile 2004 saranno subito accolte, e i proprietari degli immobili sanati pagheranno, per regolarizzare la concessione, una sanzione già quantificata in 516 euro. In alcuni, e parecchi, casi potrebbe accadere che il Comune, ancora errando, abbia già concesso la sanatoria senza, anche in tal caso, il parere preventivo della Soprintendenza. Ebbene, la stessa Circolare dell’Assessorato regionale spiega che sarà la Soprintendenza a imporre la sanzione, come prezzo della sanatoria, quantificando autonomamente il quantum da pagare per ottenere la regolarizzazione. A parte il recupero alla legalità di un’ampia porzione del territorio siciliano, è altrettanto ingente l’introito derivante dal pagamento delle sanzioni.

Porto Empedocle, inaugurata la panchina rossa

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“Mandorlo in fiore”, la Fiaccolata

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Le fiaccole lungo le strade del centro cittadino di Agrigento infuocano di entusiasmo e partecipazione la 72° edizione del “Mandorlo in Fiore, suggellando e rilanciando il messaggio di pace, amicizia e fratellanza tra i popoli che si è già sollevato martedì scorso dal Tripode acceso innanzi al Tempio della Concordia.
Come secondo tradizione, la piazza Pirandello, innanzi al Municipio, è stata teatro del raduno prima della partenza. E l’attesa è stata vivacizzata dal rullo dei tamburi dei “Tammura di Girgenti”, capitanati da Biagio Licata, miscelando il ritmo folk con le storiche “tammurinate” in onore di San Calogero, candidato bene immateriale dell’Unesco.
Poi, al tramonto, il corteo delle fiaccole ha intrapreso il suo cammino festante, tra due ali di folla altrettanto festanti, accompagnato, tra gli altri, dal sindaco Lillo Firetto, dal direttore dell’Ente Parco Valle dei Templi, Giuseppe Parello, dal prefetto Nicola Diomede, autorità e amministratori, da Via Atenea a piazza Marconi, poi il Viale della Vittoria, la via Crispi, e il ritorno nella piazza antistante la Stazione Centrale tra balli e canti.
Curiosità e apprezzamento particolare è stato rivolto dal pubblico al gruppo proveniente dall’India, con le sue maschere e la danza rituale di Kerala, e poi anche ai costumi colorati della Slovacchia e dell’Iran, la tradizione della Repubblica Ceca e il folklore italiano della Sardegna, il sorriso della Giordania e poi, da ammirare, i gruppi della Lettonia, dell’Albania e della Palestina.
Le Interviste sono in onda oggi 9 marzo al Videogiornale di Teleacras.

Grave intimidazione a vice segretario Comune Montallegro

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A Montallegro, in provincia di Agrigento, in contrada Colombara, ha subito una grave intimidazione Salvatore Chiara, 61 anni, vice segretario comunale e segretario dell’Unione dei Comuni di Bovo Marina, Eraclea Minoa e Torre Salsa, già a lavoro anche al Comune di Siculiana, Realmonte e Porto Empedocle. Innanzi alla sua casa di campagna è stata scoperta una corona di fiori, e gli sono stati tranciati 60 alberi di ulivo e 30 di altri frutti. Indagano i Carabinieri della locale stazione coordinati dal maresciallo Salvatore Pecoraro. Solidarietà e incoraggiamento a Salvatore Chiara esprime il deputato nazionale del Partito Democratico, Tonino Moscatt.

Fiaccolata, le vie Callicratide e Manzoni “ringraziano”

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Ad Agrigento, la Fiaccolata del Mandorlo in fiore ha attraversato la via Atenea, piazza Marconi, Viale della Vittoria e via Crispi. I residenti e i commercianti delle vie Callicratide e Manzoni, esclusi, dopo decenni di passaggio della fiaccolata, esprimono rammarico e affermano: “Ringraziamo gli organizzatori della Festa del Mandorlo in fiore per averci nuovamente tagliato fuori dal passaggio della Fiaccolata deludendo ancora una volta le aspettative di tanta gente che o impossibilitata a salire al centro, o non informata dal programma, aspettava il passaggio dei gruppi che è sempre stato una tradizione e non si capisce per quale motivo non si vuole rispettare più. Se ad Agrigento vi è un salotto buono, non ci stiamo a diventare lo sgabuzzino da aprire e rispolverare solo quando c’è bisogno. Buona Festa del Mandorlo a tutti.”

“Magistrati onorari”, la Federmot ha incontrato l’Anm

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Anche ad Agrigento, tra gli scorsi 20 e 24 febbraio, si è svolta l’astensione dalle attività dei magistrati onorari italiani in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalla Federmot, la Federazione magistrati onorari di Tribunale, contro le precarietà lavorative e funzionali della categoria. Ebbene, adesso la stessa Federmot ha incontrato l’Associazione nazionale magistrati, e afferma: “Il presidente Davigo ha chiuso la riunione annunciando che coinvolgerà il consiglio dall’associazione, valutando le nostre proposte per ragionare nel merito e prendere una posizione il più possibile positiva per i magistrati onorari. E ha peraltro premesso che il Ministro non gli ha girato alcuna proposta sulla quale esprimere un parere e che quindi sarà una iniziativa dell’associazione Anm, di supporto alle eventuali richieste del Ministero.”

Comune Agrigento, Catalano replica a Palermo e Carlisi, che contro – replicano

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Daniela Catalano

Alcuni giorni addietro, come si ricorderà, le consiglieri comunali di Agrigento, Nuccia Palermo e Marcella Carlisi, hanno stigmatizzato il comportamento della Presidenza del Consiglio comunale, prospettandone la sfiducia, allorchè non propensa – secondo Palermo e Carlisi – a convocare il Consiglio comunale durante il periodo della sagra del Mandorlo in fiore. A Palermo e Carlisi replica la presidente del Consiglio comunale, Daniela Catalano, che afferma: “Spiace constatare un accanimento chiaramente personale nei miei confronti. Per mesi ho evitato di replicare alle continue esternazioni al limite del diffamatorio di cui sono stata costantemente oggetto, ma l’insistenza dell’attacco, originata da un chiaro pregiudizio politico e personale e dal tentativo di offuscare, con le proprie urla, il lavoro altrui, mi impone di rompere il silenzio per stigmatizzare le strumentali e sgradevoli contestazioni che le due consiglieri veicolano attraverso i media. La conferenza dei Capigruppo ha stabilito la data del 15 marzo per la prossima seduta del Consiglio. E dunque non comprendo proprio come da parte mia vi sia stato uno stop ai Consigli comunali. E poi, in riferimento alla mia indennità, essa, al netto delle tasse, non raggiunge i 2mila euro: una volta per tutte vorrei affermare che tanto il gettone quanto l’indennità rappresentano un importante passaggio di democrazia che sin dall’età di Pericle ha consentito a tutte le classi sociali di fare politica. Da parte delle consiglieri Palermo e Carlisi vi è solo la ricerca di emergere cercando, con affermazioni avulse dalla realtà dei fatti, di oscurare altri.”
E la capogruppo di Sicilia Futura, Nuccia Palermo, e la capogruppo dei 5 Stelle, Marcella Carlisi, hanno diffuso due distinti interventi di contro – replica alla Catalano, e in sintesi, a lei rivolgendosi, affermano: “La invitiamo a non affezionarsi alla poltrona per i benefici che comporta ma per il ruolo che impone precisi doveri nei confronti della città. Le ricordiamo che a prescindere dalla volontà politica che ha potuto determinare la sua elezione, lei avrebbe dovuto incarnare nella sua persona una figura di garanzia per il Consiglio, e ci dispiace constatare che non ci sia riuscita. I due anni del suo mandato scadranno a luglio e sarà lì che capiremo come voterà, stavolta consapevole, l’assise.”

“Centri commerciali ad Agrigento”, Cassazione conferma sentenza Appello

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La Cassazione ha rigettato, ritenendoli inammissibili, i ricorsi presentati dalla Procura Generale di Palermo e da alcuni imputati, e ha confermato la sentenza emessa il primo febbraio 2016 dalla Corte d’Appello di Palermo, che ha dichiarato inammissibile l’appello proposto dalla Procura Generale e ha confermato la sentenza emessa il 12 settembre 2013 dal Tribunale di Agrigento al processo sui Centri commerciali in città, uno a Villaseta e l’altro al Villaggio Mosè. Sono stati assolti tutti gli imputati, che sono stati 14. I reati ipotizzati sono già tutti prescritti. La Procura Generale ha insistito affinchè la Cassazione si pronunciasse al fine di salvaguardare le prerogative di risarcimento dei danni. Gli imputati assolti sono l’ex sindaco Aldo Piazza, poi Calogero Noto Campanella, Pasquale Vinciguerra, Giuseppe Principato, Salvatore Pennisi, Francesco Vitellaro, tutti tecnici o funzionari comunali, poi l’ex comandante della Polizia municipale di Agrigento, Vincenzo Nucera, il dipendente comunale Piero Vinti, il tecnico Melchiorre Piraneo, e gli imprenditori Carmelo Condorelli, Calogero Saeva, Gaetano Scifo, Gianni Marianelli e Aniello Setola.

Hashish ad Agrigento, arrestato senegalese

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Ad Agrigento i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio Mustapha Nadiaye, 22 anni, originario del Senegal, sorpreso in via Gallo, nel centro storico, in possesso di 50 grammi di hashish, divisi in 3 pezzi. La droga è stata sequestrata.

Favara, quattro arrestati per furto aggravato

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A Favara i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato, per furto aggravato in concorso, Giuseppe Marchione, 19 anni, Marian Tugui, 18 anni, e due minorenni, S S ed S D sono le iniziali dei nomi, tutti di Favara. I due maggiorenni sono stati sorpresi all’interno del cortile della scuola Mendola, in disuso, in piazza Alicata. Hanno tentato di fuggire ma sono stati bloccati. I due minorenni sono stati invece scoperti nascosti in uno scantinato dello stabile. Al primo piano sono state accumulate sul pavimento delle tubazioni in rame asportate dall’impianto di riscaldamento e dell’acqua corrente, per un peso complessivo di 10 chili, oltre arnesi da scasso. I due maggiorenni sono ristretti ai domiciliari, e i due minorenni nel centro di recupero Malaspina a Palermo.