Le signore G.F sono le iniziali del nome, 43 anni, e T.C. di 47 anni, entrambe residenti a Montallegro, da molti anni gestiscono due stabilimenti balneari in località “Bovo Marina” nel Comune di Montallegro in forza di regolari concessioni sul demanio marittimo, e munite di autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza di Agrigento. Nell’anno 2016 l’Associazione “MareAmico” ha presentato un esposto chiedendo se le stesse concessioni fossero in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie e, in particolare, del parere della Soprintendenza, in riferimento al vigente piano paesistico. Nel frattempo, la stessa Soprintendenza, ritenendo gli stabilimenti privi di una valida autorizzazione paesaggistica, ha emesso un’ordinanza di rimessione in pristino dei luoghi, ai sensi del Codice dei Beni Culturali.Le titolari degli stabilimenti, tramite gli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airò e Calogero Marino, hanno proposto un ricorso al Tar. Gli avvocati Rubino, Airò e Marino hanno censurato il provvedimento della Soprintendenza sotto il profilo dell’eccesso di potere, per violazione della circolare assessoriale che aggancia la durata della validità dell’autorizzazione alla durata della concessione del demanio. E, inoltre, per violazione della legge regionale sulla formazione del “silenzio assenso”, perché le ditte hanno ritualmente richiesto comunque il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica, e la Soprintendenza è rimasta silente, consentendo così la formazione del silenzio assenso sulle istanze inoltrate. Il Tar Sicilia Palermo ha quindi accolto il ricorso, e ha sospeso il provvedimento impugnato, condannando anche la Soprintendenza al pagamento delle spese giudiziali. Gli stabilimenti saranno dunque aperti durante la prossima estate. 
