Giovanni Bivona da Palma di Montechiaro è rientrato nella casa del Padre. Troppo presto. E con rammarico e sconforto tra quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. E sono tanti. E io sono stato uno di loro. Ho conosciuto Giovanni Bivona da parrucchiere, ad Agrigento, in via Dante, dove il suo locale è stato da sempre meta di un pellegrinaggio. Non solo i clienti, per il taglio dei capelli e della barba, ma anche osservatori, ascoltatori, perché lui è stato uno straordinario affabulatore, ammaliante, un tuttologo, pronto alla risposta, qualunque fosse stata la domanda. Ecco perché – nel rispetto della tradizione degli agrigentini, e dei siciliani in genere, di assegnare a ciascuno di noi una “ingiuria”, una “intisa”, un soprannome che riassuma le nostre prime e più prossime caratteristiche – Giovanni Bivona è stato inteso “G B Scienziato”. Lui è stato lo “scienziato”, capace di affrontare “con scienza” i problemi e i patemi d’animo del cliente di turno, durante la tosatura delle chiome. Come se la mezzora dal parrucchiere, da “G B Scienziato”, fosse, e lo è stata davvero, una seduta dallo psicologo. A cavallo tra il 2000 e il 2001 immaginai che “G B Scienziato” avrebbe potuto, e dovuto, porre la sua benevola, profonda e mai banale “scienza”, a servizio e beneficio di una platea molto più ampia della sua parruccheria in via Dante. E allora proposi all’amico e collega a Teleacras, Lelio Castaldo, di incontrare Giovanni Bivona, conoscerlo e poi di ospitarlo nella sua “Opinioni”. Lelio fu, come suo carattere, inizialmente reticente, riottoso. Io ho insistito: “Almeno vai in via Dante a tagliarti i capelli da lui, così, tanto per provare”. E così è stato. Il giorno dopo Giovanni Bivona si è seduto nello studio televisivo della trasmissione “Opinioni”. Si raccoglievano e si preparavano le domande, che Castaldo leggeva con voce fuori campo, e lui, “G B Scienziato”, come un oracolo interrogato con ardore e solennità, rispondeva placido, serafico, mai divagando, scavando nella richiesta posta, alla ricerca della “pillola della saggezza”. Ecco perché le sue leggendarie ed epiche puntate di “Opinioni” sono state intitolate “Pillole di saggezza”, e lui, lo “Scienziato”, è stato ribattezzato “Il maestro di vita”. Tutto ciò che è seguito è stato come un ascensore in salita, tra le televisioni regionali, nazionali, premi e riconoscimenti. Poi i problemi di salute lo hanno costretto ad una esistenza più ritirata. Nel 2003 Giovanni Bivona si candidò alle elezioni Provinciali ad Agrigento, e fu protagonista di uno spot elettorale da museo storico del settore. Ricordate: “Sto arrivando!”. Io lo ricordo soprattutto per un video inedito: lui e la moglie appena sposati, a Palma di Montechiaro, ritratti mentre scappano! Sì, lui in abito azzurro elegantissimo, e lei di bianco, in occasione del ricevimento nuziale, che corrono mano nella mano a perdifiato, come se fossero inseguiti! Sì, perché hanno rappresentato così la cosiddetta “fuitina”, la corsa dello sposo e della sposa che fuggono per “imboscarsi” e giurarsi fedeltà per tutta la vita, fino alla morte. Ciao caro Giovanni. Riposa in pace. E…“grazie che ho bevuto!”