Beppe Grillo ha tracciato il percorso da seguire: “Procederemo come secondo volontà del Tribunale”. E in Sicilia si sono incamminati in attesa del verdetto del Tribunale di Palermo che, al momento, ha sospeso le “Regionarie” dei 5 Stelle, e che al più presto, lunedì prossimo 18 settembre, in presenza di tutte le parti in causa, quindi nel rispetto del contraddittorio, deciderà nel merito. Se il ricorso dell’aspirante candidato Mauro Giulivi sarà accolto, le “Regionarie” saranno azzerate e si ripeterà il voto su internet per la scelta del candidato presidente della Regione Sicilia. Mauro Giulivi è il compagno di Chiara Di Benedetto, dello stesso gruppo di Riccardo Nuti, coinvolto nel caso delle firme false alle Amministrative del 2012. In occasione delle Amministrative del giugno 2017, Giulivi non ha firmato il codice etico dei 5 Stelle, e ha tergiversato a firmarlo anche per le “Regionarie”, ed ecco perché è stato escluso. Nel frattempo, la campagna elettorale prosegue, non solo per Giancarlo Cancelleri, ma anche per gli altri in corsa per la conquista di Palazzo d’Orleans. E Vittorio Sgarbi, candidato presidente con il suo movimento “Rinascimento”, incassa l’endorsement (l’approvazione, il sostegno) dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, che Sgarbi ha recentemente corteggiato a distanza, con dichiarazioni più o meno rispondenti a verità, e che Cuffaro ha comunque recepito e così risponde all’agenzia Ansa: “Leggo ipotesi fantasiose da parte del mio amico Sgarbi a cui va la mia simpatia e il mio sostegno morale per le sue tante iniziative. Sono impossibilitato a votare, altrimenti lo voterei. Consiglierò il voto disgiunto: Sgarbi presidente e lista Cantiere popolare. Come più volte ribadito, non faccio politica né organizzo liste. Resto un uomo di centro che crede nei valori del popolarismo liberale e i miei tanti amici che ancora fanno politica prediligono come me questa parte del campo. Mi auguro che la Sicilia possa avere presto un governo all’altezza dei problemi che la attanagliano: speravo potesse essere guidato dal professore Lagalla e sostenuto dal mio amico di sempre Saverio Romano, ma cosi non è stato. Godranno comunque sempre del mio affetto, del mio sostegno e della mia amicizia” – conclude Totò Cuffaro.