La Cassazione ha apposto i sigilli a quasi tre secoli di carcere a carico di 36 imputati, tra boss e fiancheggiatori del clan della Noce a Palermo, ai quali, a vario titolo, sono stati contestati i reati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di droga. Nessuna assoluzione. Iricorsi sono stati tutti rigettati o ritenuti inammissibili dalla Cassazione. L’inchiesta, cosiddetta “Atropos”, nell’ottobre 2012 provocò gli arresti, e scattò a seguito di un’estorsione imposta alla Magnolia Production, impegnata all’epoca in Sicilia a registrare un film proprio sul tema della mafia.
